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Cronaca

Schiacciato dal muletto, muore agricoltore: era il papà di due ragazzi

Dramma sul lavoro: agricoltore muore schiacciato dal muletto nell'azienda di famiglia

Dramma sul lavoro a Castiglione delle Stiviere: l'agricoltore 56enne Gabriele Ferronato è morto schiacciato dal muletto che stava guidando, nella sua azienda. Per lui purtroppo non c'è stato niente da fare: troppo gravi le ferite riportate, all'arrivo dei soccorsi era già morto. Trattandosi di infortunio sul lavoro, sull'accaduto indagano i tecnici del Psal, il servizio di Prevenzione e sicurezza di Ats, a cui sono stati affidati i rilievi, con il supporto dei carabinieri di Castiglione.

Sbalzato e schiacciato dal muletto

L'allarme è stato lanciato intorno alle 11, in località Valle Scura: è qui che Ferronato stava lavorando, all'esterno dell'azienda di famiglia – la celebre azienda agricola Pioppette Valle Scura: fondata nel 1965 dal padre e poi gestita da Gabriele insieme al fratello Maurizio – quando avrebbe improvvisamente perso il controllo del muletto, in una stradina sterrata, finendo in un campo fuori dalla carreggiata e rimanendo poi schiacciato dal muletto stesso.

Sul posto in pochi minuti già c'erano l'automedica e un'ambulanza di Soccorso Azzurro, oltre ai Vigili del Fuoco. Rianimato a lungo, ma con esito infausto. Sotto shock l'anziana madre dell'uomo, 88 anni: è stata ricoverata a Castiglione per un malore, non appena ha appreso quanto successo. Accertamenti in corso, come da prassi, per capire cosa sia davvero accaduto. Nel frattempo la salma rimane a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Il dolore di moglie e giovani figli

Oltre al fratello e alla madre, Gabriele Ferronato lascia nel dolore l'amata moglie Erica e i giovani figli Carlo e Sergio, di 21 e 25 anni. Il 56enne era al timone di un'azienda storica, aperta da quasi 60 anni e nota per i suoi metodi: da sempre suini allevati in stabulazione libera e su paglia, nutriti con soli cereali prodotti in loco. Le specialità più note sono quelle della norcineria: coppe, pancette, salami stagionati e freschi, salamelle e cotechini. E poi, un cult: il culatello pregiato in vescica. 

Di lui resterà un bel ricordo. Era un grande lavoratore, dicono gli amici, instancabile e sempre pronto a dare una mano, in casa e non solo. Faceva parte del Grugro, il Gruppo volontari di Grole, longeva associazione (fondata nel 1998) che oggi conta più di 120 associati, nota per la festa organizzata tutti gli anni tra la fine di agosto e i primi di settembre.

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