Furto nel Cremonese commissionato dal figlio di una colf
A tradire i ladri, le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza comunale
La porta di un'abitazione di Crema (Cremona), svaligiata lunedì mattina, non presentava alcun segno di scasso e il particolare ha indicato alla polizia una pista, che si è rivelata vincente. Al rientro, all'ora di pranzo, la padrona di casa non era riuscita a capacitarsi di come i ladri fossero riusciti ad entrare. E così, una volta avvertita la polizia, le è stato chiesto chi fosse in possesso delle chiavi.
Familiari a parte, l'unica ad avere una copia era la donna delle pulizie. Ma la governante, da subito, è apparsa al di sopra di ogni sospetto; mentre gli investigatori hanno concentrato l'attenzione sul figlio della colf, che sarebbe riuscito a sottrarre il mazzo alla madre, senza farsene accorgere. Era troppo rischioso, comunque, mettere a segno il furto direttamente.
L'uomo sarebbe ricorso alla collaborazione di due conoscenti: un cinquantenne di Crema e un bergamasco di 48 anni. A tradire questi ultimi sono state le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza comunale: i poliziotti hanno infatti analizzato i fotogrammi delle telecamere di piazza Garibaldi.
Parte dei preziosi è stata piazzata in una gioielleria della Bassa Bergamasca. Pare che il gestore della rivendita non fosse a conoscenza della provenienza della merce. Una fetta del bottino sarebbe invece stata gettata in un canale.