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Cronaca Mazzano

Tragedia sul lavoro: il paese si stringe per l'addio al giovane padre

Il feretro verrà seppellito al cimitero di via Pontenove

"Te ne sei andato troppo presto, ma rimarrai nei nostri cuori per sempre": dopo infiniti giorni di dolore e attesa, è arrivato il nullaosta per il rientro della salma e per la sepoltura di Emanuele Zanin, il 46enne di Molinetto di Mazzano morto soffocato mentre lavorava – insieme a Jagdeep Singh, 42enne di Piamborno anche lui deceduto – all'impianto di azoto dell'Humanitas di Pieve Emanuele, provincia di Milano, travolto da una “folata” a oltre 200 gradi sotto zero.

Emanuele lascia nel dolore la moglie Roberta, i figli Nicolò e Carlotta, la mamma Patrizia, il papà Andrea, il fratello Paolo, le cognate Jessica, Flavia, il cognato Luca e la suocera Luisa.

L'ultimo addio si terrà lunedì 11 ottobre, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Molinetto, partendo dalla casa funeraria "La Cattolica", in via Papa Giovanni XXIII a Rezzato. Al termine della messa esequiale, la salma verrà portata al cimitero di via Pontenove.

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