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Cronaca

Uccide il padre nel ristorante di famiglia: 21 anni di carcere

La Corte d'assise lo ha condannato in primo grado a 21 anni di carcere

Francesco Colleoni è stato condannato a 21 anni di carcere, in primo grado, per l'omicidio del padre Franco: secondo quanto ricostruito dall'accusa, il 2 gennaio scorso l'uomo sarebbe stato ucciso per via di uno spintone, al termine dell'ennesimo litigio tra i due. Franco Colleoni, 68 anni, avrebbe battuto la testa con violenza contro le pietre del vialetto all'esterno del locale di famiglia, il ristorante “Il Carroccio” di Brembo di Dalmine.

La (finta) rapina finita male

A seguito dell'accaduto, il 35enne Francesco avrebbe cercato di simulare una rapina finita male, ribaltando e svuotando i cassetti dell'abitazione del padre. Una circostanza a cui i giudici non hanno creduto, nell'ambito delle indagini dei carabinieri – coordinate dal pm Emanuele Marchisio – che avrebbero recuperato tracce di sangue sulla felpa del ragazzo, e ricostruito alcune sue dichiarazioni (considerate alla stregua di ammissioni di colpa) dalle intercettazioni telefoniche.

Uno spintone provocherà la morte

Colleoni avrebbe in realtà sempre negato di ricordarsi quanto accaduto quel giorno. I due avrebbero litigato, per l'ennesima volta: il padre Franco l'avrebbe colpito con un ceffone, il figlio Francesco avrebbe reagito con lo spintone che gli procurerà la morte. Ci sarebbero anche dei testimoni che avrebbero udito le richieste di aiuto del padre. A pochi giorni dalla tragedia Francesco Colleoni è stato trasferito in carcere, dove tutt'ora rimane.

Il difficile rapporto tra padre e figlio

Non si esclude un ricorso in appello. Tra le attenuanti sottolineate dalla difesa, che comunque ha chiesto l'assoluzione, è stata ricordata la difficile convivenza tra padre e figlio nel corso degli anni. A detta del giovane, il padre l'avrebbe maltrattato più volte, anche quando era piccolo. “Dopo tante umiliazioni, mi sento finalmente libero”, avrebbe detto Francesco in una interecettazione telefonica. Nel passato di Franco Colleoni ci sarebbe solo una macchia, una condanna per molestie. In tanti ricordano invece la sua militanza nella Lega di Dalmine.

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