Uccisa da un mix di droga e alcol: assolti i ragazzi che erano con Francesca
Erano sei le persone a processo per la morte di Francesca Manfredi, morta a soli 24 anni per overdose.
Si è chiuso con l'assoluzione dalle accuse più pesanti il processo per la morte di Francesca Manfredi, la ragazza uccisa da un cocktail micidiale di droghe e alcol.
La giovane era stata trovata morta -nella vasca da bagno di un appartamento del quartiere Fornaci- nella notte tra il 22 e il 23 agosto del 2020: aveva solo 24 anni. Quella notte Francesca non era sola: nella casa, dove si era trasferita da pochi giorni, c'erano alcuni amici e si sarebbero consumate droghe e alcolici in quantità. La giovane a un certo punto si sarebbe però sentita male: da una prima ricostruzione era emerso che le persone che erano con lei, invece di chiamare subito i soccorsi, avevano cercato di farla riprendere con un bagno di acqua e ghiaccio.
Al termine delle indagini sei giovani erano quindi stati arrestati e poi finiti a processo. Per gli inquirenti erano responsabili, a vario titolo, di: omicidio preterintenzionale, omissione di soccorso, morte come conseguenze di altro reato e di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Poche ore fa la decisione del Tribunale di Brescia: l'udienza si è chiusa con l'assoluzione degli imputati su cui gravavano le accuse più gravi e la condanna dei giovani che dovevano rispondere di spaccio. Tra loro anche il 32enne Michael Paloschi: per l'accusa era stato lui a iniettare la dose di eroina che aveva ucciso Francesca. Accusato di omicidio preterintenzionale, il pm aveva chiesto 12 anni di carcere.
Nessuna condanna anche per F.R: l'amica che si trovava con la 24enne la notte della tragedia e che doveva rispondere di omissione di soccorso. Condannata a un anno per spaccio, ma assolta dall'accusa - ben più pesante- di morte come conseguenza di altro reato S.R. Stessa sorte anche per gli altri tre imputati per spaccio.