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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Cronaca Verolavecchia

Ragazzino morto per un malore, l'ultimo straziante saluto: "Siamo stati una famiglia felice"

In cielo palloncini bianchi, striscioni lungo le strade del paese.

Una comunità lacerata dal dolore, quella di Verolavecchia: domenica mattina ha detto per sempre addio a Filippo Gilberti, morto in seguito a un malore accusato sul locale campo da calcio venerdì scorso, nel giorno del suo 14esimo compleanno. Vani gli sforzi dei dirigenti della società che per primi lo hanno soccorso e dei medici del Civile: il suo giovane cuore si è fermato mercoledì, in un letto dell'ospedale Civile.

La mattinata di ieri è stata la più difficile: tutto il paese si è radunato attorno al feretro bianco, posizionato al centro della chiesa parrocchiale, stringendosi attorno ai genitori - mamma Giulia e papà Ivan- e al fratello maggiore Edoardo.  

Il ricordo degli amici

Presenti decine di ragazzini: i compagni delle scuole medie, che Filippo aveva concluso a giugno, quelli della sua squadra di calcio, gli amici d'infanzia. Sulle t-shirt bianche che tutti indossavano, l'ultimo messaggio per  lui: "Ciao Baba, sempre con noi".

"Speriamo tu possa osservarci da lassù, con quegli occhioni che sorridevano allegri. Voglio ricordare la tua voglia di scherzare e la tua innocenza. Sei stato l'amico che ha reso la nostra infanzia migliore", ha ricordato, a nome di tutta la classe,  un'ex compagna di scuola. 

Lacrime e commozione, ma anche la consapevolezza dell'immensa generosità dei genitori dell'adolescente, che hanno donato i suoi organi, salvando così altre vite: "Filippo è un martire della vita, ha dimostrato di essere un amico dell'umanità. Ti ringraziamo per la tua testimonianza", ha sottolineato Don Tarcisio Cantaboni. il parroco di Verolavecchia ha concluso l'omelia riproponendo le parole piene di coraggio e speranza pronunciate dal padre di Filippo durante la fiaccolata che si è svolta sabato: "Siamo stati contenti di questi 14 anni, siamo stati una famiglia felice. Ed è questa felicità che vogliamo trasmettere".

Un monumento per ricordarlo

Al termine della cerimonia è intervenuta anche la sindaca Laura Alghisi: la voce spezzata dal dolore, si è fatta portavoce della comunità: "Filippo era un ragazzo felice, buono e timido, faceva parte dei gentili: caratteristica rara e preziosa. Nel suo ricordo cercheremo di migliorare tutti quanti, di esser più attenti, soprattutto nei confronti dei ragazzi. È nostra intenzione realizzare un monumento a lui dedicato".

Un lungo e commosso applauso ha accompagnato l'uscita della bara dalla chiesa e in cielo sono volati palloncini bianchi, mentre gli striscioni appesi dagli amici lungo le strade del paese hanno fatto da sfondo all'ultimo viaggio terreno di Filippo, quello verso il cimitero del paese.  

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