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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sirmione

Fatture false per oltre 270 milioni di euro: tutti i nomi dei 24 arrestati

Ci sono imprenditori, commercialisti, professionisti: in tutto 24 persone sono finite in carcere o ai domiciliari. Da Sirmione a Brescia una rete di false fatture da 270 milioni di euro

Per la Procura e la Guardia di Finanza lo si può definire alla stregua di un laboratorio di “ingegneria fiscale” al servizio degli evasori: una rete che da Sirmione arrivava a Brescia e poi in tutta Italia e oltre, e che ha portato negli ultimi due giorni al blitz conclusosi con 24 arresti tra carcere e domiciliari, 104 indagati e 126 società coinvolte (tra “cartiere” e imprese realmente operanti) con sede in provincia di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, Torino, Pavia, Alessandria, Parma, Genova, Firenze, Roma, Latina, Salerno, Bari e Trapani.

Il meccanismo illecito, ideato e realizzato da professionisti bresciani, era incentrato su un sistema di emissione di false fatture, ricorrendo a numerose società “cartiere” italiane e straniere, che permetteva di creare crediti Iva e di ricerca e sviluppo, poi utilizzati da imprenditori consapevoli (e quindi complici) per compensare i propri debiti tributari.

Fatture false per 270 milioni di euro

All'esito delle indagini è emerso che sono state emesse dagli indagati false fatture per circa 270 milioni di euro, abbattendo complessivamente un debito Iva di 47 milioni, con evasione Ires di oltre 58 milioni e cessione di crediti fittizi di altri 21 milioni. L'operazione ha permesso di ricostruire minuziosamente tutte le fasi di trasferimento e di passaggio del denaro, nonché i ruoli dei vari indagati e arrestati, così da smantellare il sistema operante definito “criminale”.

Tutti i nomi degli arrestati

A coordinare l'organizzazione erano commercialisti, consulenti e amministratori: tra questi Fabio Cherin, titolare di uno studio a Sirmione, Giovanna Ferlinghetti e la figlia Luisa Franzoni, che lavoravano in città, tutti e tre in carcere, e Massimo Battezzi di Verolanuova che invece per il momento è agli arresti domiciliari. Al loro fianco c'era una rete articolata.

Tra imprenditori e professionisti sono finiti in carcere Claudio Bonera, Raffaele Maffettone, Enrico Marzolla, Mauro Rigamonti, considerato uno dei testimoni chiave. Sono invece ai domiciliari il noto imprenditore Alessandro Faustini, poi Giovanni Belfiore, Cleto Berardi, Cristian Cicerani, Antonino D'Amore, Filippo e Giacomo Di Virgilio, Lucia Falova, Luciano Galli, Cristian Grandi, Giorgio Indrio, Angela Moioli, Damiano Mussio, Michele Ruocco ed Ettore Trepiccione.

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