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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Fertilizzanti tossici per concimare i campi: nei guai imprenditore bresciano

Nei guai un imprenditore bresciano di 55 anni (di cui non sono state rese note le generalità): stoccava ingenti quantità di fertilizzanti “contaminati”, nocivi per l'uomo e l'ambiente

Imprenditore bresciano in trasferta beccato dai carabinieri: aveva affittato due capannoni a Fabbrico, provincia di Reggio Emilia, dove teneva stoccato un ingente quantitativo di fanghi e fertilizzanti (in tutto addirittura 15mila tonnellate) che avrebbero dovuto essere utilizzati nelle prossime settimane nelle campagne emiliane. Peccato fossero “contaminati” da sostanze tossiche.

Il blitz dei Carabinieri Forestali a seguito delle numerose segnalazioni di residenti e cittadini, che lamentavano odori nauseabondi e anche per questo “sospetti”. Sospetti fondati: nelle migliaia di tonnellate di fanghi agricoli erano “nascosti” elementi tossici e velenosi come arsenico, fenoli, idrocardburi, metilfenoli.

Sostanze tossiche per l'uomo e per l'ambiente, appunto celate tra i cosiddetti gessi di defecazione (una specifica tipologia di fertilizzanti). Tutto il materiale è stato sequestrato dai Forestali, e l'imprenditore bresciano (un 55enne di cui non sono state rese note le generalità) è stato denunciato con le accuse di recupero, commercio, trasporto e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi senza autorizzazione.

Tanto per chiarire, i cosiddetti “gessi di defecazione” altro non sono che fertilizzanti speciali derivati dai fanghi di depurazione urbana, le fogne. Sono registrati e riconosciuti come fertilizzanti in tutto il Paese, ma per esserlo devono essere trattati e ripuliti da sostanze tossiche e nocive. Non era stato fatto a Fabbrico. Ed è scattata la denuncia.

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