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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Castegnato

Sfondò il cranio dell’ex con 16 martellate, i giudici: "atroce e disumano"

Le motivazioni della condanna all’ergastolo di Ezio Galesi: nell’ottobre del 2021 uccise l'ex compagna Elena Casanova

La crudeltà inaudita con cui uccise la ex compagna Elena Casanova; "l’atrocità e la disumanità" con cui infierì sulla 49enne "infliggendole gratuitamente sofferenze aggiuntive rispetto a quelle idonee a procurarne il decesso secondo i principi della normalità causale." Sono queste le motivazioni che hanno indotto il presidente della Corte d’assise di Brescia Roberto Spanò a condannare Ezio Galesi all’ergastolo con isolamento diurno per sei mesi. Un omicidio brutale - avvenuto il 20 ottobre della 2021 - che secondo il giudice non fu però  premeditato. Le motivazioni della sentenza (risale allo scorso 19 gennaio) sono state pubblicate poche ore fa.

Il brutale omicidio

Operaio lui e operaia lei, Galesi e Casanova avevano avuto una relazione che s'interruppe nell'estate del 2020. In più occasioni lui avrebbe voluto riallacciare il rapporto, senza  però riuscirci. Fino al drammatico epilogo di quella maledetta sera di ottobre: dopo aver incontrato casualmente la 49enne all’Obi di Castegnato, Galesi l’aveva pedinata poi le aveva tagliato la strada con la sua auto, a pochi passi dalla casa di Castegnato dove abitava la vittima.

Dopo aver sfondato il finestrino della macchina, aveva trascinato la ex sull’asfalto per poi colpirla (e ucciderla) con 16 martellate nel cranio. Stando a quanto riferito dal medico legale, il massacro era durato "anche una decina di minuti, durante i quali Elena Casanova aveva sofferto a lungo, nella consapevolezza di ciò che le stava accadendo e dell’inutilità del suo tentativo di difendersi". Non solo l’ha orribilmente uccisa, ma "avrebbe continuato a denigrare la ex anche durante il dibattimento", scrivono i giudici.

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