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Cronaca Manerbio

Morta la donna colpita da un fulmine: era madre di un giovane figlio

Non è sopravvissuta alla scarica elettrica

Non è sopravvissuta alla scarica elettrica che le ha attraversato il corpo domenica pomeriggio: stramazzata a terra priva di sensi, è stata intubata e rianimata e trasferita d’urgenza in ospedale a Bergamo. Qui purtroppo è spirata lunedì, dopo qualche ora aggrappata alla vita nel reparto di Rianimazione del Papa Giovanni. Evelina Tomasoni, per gli amici semplicemente Eve, aveva 54 anni: originaria di Cignano, frazione di Offlaga, da una vita abitava a Manerbio.

La tragedia in quota

Domenica pomeriggio era sul monte Guglielmo insieme al compagno Giuseppe, per un’escursione. I due avevano raggiunto Punta Caravina, a circa 1.800 metri di quota, quando sono stati sorpresi da un violento temporale: sono scesi verso il rifugio Medelet e lungo il cammino, mentre cercavano riparo, si è consumata la tragedia. Un fulmine dal cielo ha colpito la povera Evelina, la scarica elettrica da migliaia di volt le ha fermato immediatamente il cuore. Subito allertato il 112, è stata soccorsa dall’ eliambulanza decollata da Sondrio e ricoverata in codice rosso al Papa Giovanni. Fino al tragico epilogo.

Chi era Evelina Tomasoni

Alpinista esperta, si dedicava alle sue amate montagne almeno una volta la settimana. Era iscritta al CAI di Manerbio, la si vedeva spesso sul Guglielmo: in passato aveva scalato diverse vette da oltre 4mila metri come il Monviso, il Bernina, il Dent d’Herens (Cervino). Lavorava per una impresa di pulizie. La salma è stata ricomposta alla Casa del commiato Pavoni a Verolanuova: il funerale sarà celebrato mercoledì pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Manerbio. Lascia nel dolore il compagno Giuseppe, il figlio Simone di 27 anni, l’ex marito Mauro.

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