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Cronaca

L’aereo non parte, il comandante deve pagare il carburante con i suoi soldi

È successo su un volo della compagnia Ernest, a Ibiza. Dopo una notte trascorsa in aeroporto, i passeggeri (tra loro anche una coppia di bresciani) hanno atteso ore a bordo del velivolo. A risolvere la situazione ci ha pensato il comandante

Un'intera notte trascorsa sulle scomode panche dell'aeroporto deserto di Ibiza, gli occhi fissi ai tabelloni che, immancabilmente, non fanno che gonfiare il ritardo. All'alba, finalmente, la speranza di poter salire a bordo dell'areo diretto a Orio al Serio e partire, ma una volta preso posto una nuova e snervante attesa: le porte non si chiudono e il velivolo non decolla.

La ragione? La compagnia Ernest Airlines non ha inviato i soldi per saldare il conto del carburante, rendendosi irreperibile non solo per i passeggeri, che hanno disperatamente cercato di ottenere informazioni, ma pure per il personale di volo EG846, che avrebbe dovuto lasciare l'areoporto di Ibiza alle 23.55 della notte precedente. Una situazione non facile per l'equipaggio, bersaglio delle più che legittime e accese proteste dei viaggiatori.

Una vicenda che ha dell'incredibile quella vissuta da una giovane coppia bresciana, nella lista degli sfortunati passeggeri del volo, e raccontata dal quotidiano Bresciaoggi. Un'odissea interminabile che ha il suo 'eroe': il comandate dell'aereo. È stato proprio lui a risolvere la situazione: ha lasciato la cabina di pilotaggio e, insieme a una hostess, è sceso per saldare il conto pagando di tasca propria.

Dopo una notte in aeroporto e oltre due ore passate a bordo del velivolo, i passeggeri hanno potuto allacciare le cinture e sentire il rombo del motore: l'aereo è finalmente partito dalla pista di Ibiza alle 8 di domenica mattina, con oltre 8 ore di ritardo.

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