Esce dall'acqua, sale in macchina e muore: così se n'è andato Umberto
Comunità in lutto ad Erbusco per la prematura scomparsa di Umberto Milini.
Si è sentito male all’improvviso, appena dopo aver terminato una sessione dello sport che più amava: il windsurf. I primi malesseri in spiaggia, una volta uscito dalle acque del Sebino, tanto che poi avrebbe raggiunto la sua auto per sedersi e riposarsi sui sedili. La situazione è però precipitata in pochi minuti e per lui - nonostante i disperati tentativi di rianimarlo - non c’è stato più nulla da fare. Se n’è andato così Umberto Milini, 58enne di casa a Erbusco.
La tragedia si è consumata nella mattinata di giovedì a Predore, località della sponda bergamasca del lago d’Iseo meta di tanti surfisti. E proprio sotto gli occhi di altri appassionati di surf si è consumato il dramma: hanno dato l’allarme e praticato le manovre salvavita al 58enne, ma è stato tutto inutile.
Milini era molto noto a Erbusco, dove viveva e lavorava come fresatore: prima all’azienda Emmeci, poi alla Emmepi. "Un gran lavoratore, serio e affidabile": così il 58enne viene descritto dai titolari delle ditte per cui ha lavorato.
Lascia nel dolore il papà, già provato dalla recente scomparsa della moglie, e due sorelle. L’ultimo saluto sarà celebrato nella chiesa parrocchiale di San Giorgio, a Villa d’Erbusco, alle 10 di sabato mattina.