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Duplice omicidio in Mandolossa: 'Frank' e Giovanna uccisi per vendetta

I presunti killer, due uomini d'origine asiatica, non avrebbero agito per conto di altri, ma a muoverli sarebbe stata solo la sete di vendetta. Dopo un lungo interrogatorio in questura sono stati tradotti, nella tarda notte di domenica 16 agosto, nel carcere di Canton Mombello

Brescia - Sicari e mandanti. Stando alle prime indiscrezioni trapelate, i due presunti assassini di Francesco "Frank" Seramondi  e della moglie Giovanna, avrebbero agito per conto proprio, nessuno gli avrebbe ordinato l'esecuzione dei due coniugi. 

A spingere i due trentenni di origine asiatica, arrestati dalla polizia nel pomeriggio di domenica 16 agosto, a freddare i coniugi bresciani solo la sete di vendetta. Sullo sfondo del duplice omicidio un affare andato male ed un debito. 

Ad uccidere la coppia, che gestiva una nota attività nella zona della Mandolossa, sarebbero stati un trentenne pakistano, titolare di un negozio concorrente situato a poca distanza da quello dei coniugi uccisi lo scorso martedì mattina, ed un suo conoscente. 

Il pakistano avrebbe fatto affari con "Frank", acquistando il primo punto vendita "Dolce e salato" che si trovava proprio di fronte al negozio di Seramondi. Un'attività che ha abbassato la serranda poco dopo l'atto di vendita ed è ora in stato di evidente abbandono.

Proprio il fallimento avrebbe scatenato la rabbia cieca del 30enne che a breve avrebbe ricevuto la citadinanza italiana. Il pakistano si sentiva fregato da Frank, mentre il 68enne commerciante bresciano pretendeva dei soldi dal presunto assassino. Un debito che il pakistano non avrebbe potuto saldare. 


 

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