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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Traffico di droga, pestaggi e sparatorie: da Brescia arresti in tutta Europa

Operazione “Kitchen” della Squadra Mobile di Brescia

Dalle prime ore dell’alba di lunedì 2 marzo, è scattata l’operazione “Kitchen” coordinata dalla Polizia di Stato e condotta dalla Squadra Mobile di Brescia, con la collaborazione dei colleghi italiani di Alessandria, Como, Monza e Brianza, Pavia, Ferrara e Verona, assieme a quelli europei di Belgio, Albania, Germania, Spagna e Romania.

Operazione Kitchen, il video: droga, sparatorie e pestaggi

I poliziotti hanno dato esecuzione a numerose misure cautelari, in carcere e ai domiciliari, su richiesta dei Sostituti Procuratori Moregola e Catananti della Procura di Brescia. Gli arresti hanno portato allo smantellamento di una banda di criminali, gravemente indiziati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni dolose, rapina, detenzione e cessione di armi.

35 arresti, coinvolto anche un carabiniere

Gli arresti sono stati ben 35, di cui 18 eseguiti nella nostra provincia. L'indagine ha permesso di portare alla luce un volume d’affari di 8 kg di cocaina al mese, per un valore all’ingrosso di circa 2 milioni e mezzo di euro l’anno. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni dolose, rapina, detenzione e cessione di armi. È stata inoltre disposta una misura prescrittiva nei confronti di un carabiniere, attualmente non in servizio. Il militare avrebbe rivelato notizie investigative coperte da segreto.

Sparatorie e aggressioni con l'acido

Le indagini, in principio, riguardavano un gruppo di magrebini dedito allo spaccio di rilevanti quantitativi di hashish, ma poi si sono estese un sodalizio albanese, che importava dall’Olanda cocaina, rifornendo numerosi clienti, tra i quali uno storico trafficante bresciano.

Oltre ai traffici di droga, le indagini hanno anche dimostrato la pericolosità fisica della banda e una violenza fuori dai limiti, culminata in diversi episodi criminosi. Uno degli indagati è stato colpito violentemente con delle barre di ferro alle gambe, tanto da essere costretto a vivere su una sedie a rotelle. Un altro indagato è stato sfregiato con l'ammoniaca. Nella lista perfino il tentato omicidio di una donna: inseguita mentre viaggiava in Tangenziale, la sua auto era stata raggiunta da alcuni colpi esplosi da una pistola, tra le uscite di Brescia Centro e Brescia Est. 

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