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Cronaca Urago Mella

Donna morta strangolata: dopo 3 anni di accuse, la fine di un incubo

Assolto dopo tre anni e mezzo

Assolto dopo tre anni e mezzo: è la fine di un incubo per Salvatore Spina, 41 anni, l'unico accusato per l'omicidio di Diva Borin, l'anziana di 86 anni trovata senza vita nella sua abitazione di Urago Mella, probabilmente strangolata. Per l'accaduto, come è noto, era stato accusato il giovane Spina, dipendente di un supermercato della zona ma anche "badante" e "tuttofare" per la signora: si fidava così tanto di lui da avergli intestato parte della sua eredità.

Sarebbe stato questo, per la pubblica accusa, il movente dell'omicidio. Poi smentito dalla sentenza di primo grado, con rito abbreviato, che come detto ha assolto con formula piena il 41enne. Salvatore Spina era stato inizialmente accusato di omicidio con le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti: il sostituto procuratore Antonio Bassolino aveva chiesto per lui 14 anni e 4 mesi di carcere.

L'assassino ancora in libertà?

Ora, a più di tre anni dall'accaduto, è arrivata l'assoluzione: le motivazioni sono attese nei prossimi 90 giorni. E' bene ricordare che per Salvatore Spina non è mai stata emessa una misura cautelare. A convincere il giudice della sua innocenza sarebbero state le ultime perizie medico-legali, che avrebbero smentito la possibilità di una morte prima delle 23 dell'1 marzo 2019, gli orari che invece venivano contestati a Spina. Questo significa che Diva Borin è morta nella notte - venne ritrovata, ricordiamo, proprio da Spina verso mezzogiorno del 2 marzo - e che qualcuno l'ha uccisa. Ma quel qualcuno è ancora libero.

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