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Cronaca Odolo

Sequestrata discarica abusiva: nella falda sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene

Un intero ecosistema compromesso per anni

I carabinieri forestali hanno sequestrato un’imponente discarica di rifiuti a Odolo, dove, negli anni ’80, sono state smaltite centinaia di migliaia di tonnellate di scorie d’acciaieria: si tratta della quarta discarica della zona sulla quale vengono apposti i sigilli, dopo altre tre sequestrate dai militari nel maggio dello scorso anno. 

Il provvedimento è stato emanato dal sostituto procuratore Carlo Pappalardo, a seguito di approfondite indagini svolte dai carabinieri forestali di Vobarno, i quali  hanno ricostruito la dinamica e individuato i due responsabili, gli ex proprietari dell’acciaieria e della discarica. Quest’ultimi sono attualmente indagati per reato di inquinamento ambientale e scarico non autorizzato di acque reflue industriali, contenenti sostanze pericolose.  

La discarica sarebbe stata realizzata senza rispettare le norme ambientali e senza predisporre un adeguato sistema di raccolta e trattamento del percolato, caratterizzato da un pH elevatissimo e da alte concentrazioni di metalli pesanti come il piombo, classificato dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro nel Gruppo 2A (probabili cancerogeni umani), vale a dire tra quelle sostanze con un probabile grado di determinare tumori nell'uomo. Queste pericolose sostanze sarebbero state riversate per decenni nel “Rio Madonnino”, che scorre a Preseglie, colorando le sue acque di bianco e compromettendone gravemente l’ecosistema. 

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