Incendio doloso, centro benessere distrutto dalle fiamme: 5 arresti
Le indagini scaturite dal rogo doloso del ‘Bello delle Donne’ di Desenzano, hanno portato all’arresto di un 58enne di origini baresi, ritenuto il mandante dell’incendio
Nessun dubbio sull’origine dolosa dell’incendio che, nel settembre del 2018, ha ridotto in cenere il centro benessere ‘Il Bello delle Donne di Desenzano. Non solo: al termine di una complessa attività di indagine, i carabinieri di Desenzano - supportati dalla Guardia di Finanza di Brescia, da quella di Roma e del Reparto Indagini tecniche dei Ros della Capitale - hanno individuato il mandate del rogo. Si tratta di Francesco Leone, 58enne di origini baresi e residente in provincia di Frosinone, già ben noto agli inquirenti (e alle cronache) per essere stato il mandante, nel 2012, del sequestro di Giuseppe Spinelli, cassiere dell'ex Premier Silvio Berlusconi.
Il 58enne è finito in manette (di nuovo) a Montichiari, nella notte tra martedì e mercoledì. Assieme a lui sono state arrestate altre 4 persone: tre cittadini italiani e una donna rumena di casa a Montichiari e amica di Leone. Per 3 di loro si sono apre le porte del carcere, mentre la donna e il quarto uomo sono ai domiciliari. Due di loro hanno materialmente eseguito l’incendio, mentre gli altri 2 si sono resi responsabili del trasferimento fraudolento di valori e del riciclaggio con riferimento ad ingenti somme nelle disponibilità del 58enne.
Un pericoloso gruppo criminale
Le indagini hanno anche dimostrato una fiorente e attuale progettualità criminale del gruppo 'comandato' da Francesco Leone. Al 58enne, e ai suoi complici, gli inquirenti attribuirebbero la responsabilità di altri incendi dolosi, di danneggiamenti a concessionarie d’auto - episodi dettati da sentimenti di vendetta- ma anche rapine e minacce nei confronti di membri delle forze dell’ordine. Nell’ambito di tale contesto investigativo, l’autorità giudiziaria ha anche appurato come l’uomo stesse organizzando un nuovo sequestro di persona. Questa volta a danno di esponenti di una società toscana di custodia valori, i cui caveaux avrebbero in seguito dovuto divenire teatro di una rapina.
I sequestri
Nell’ambito dei blitz - scattati all’alba di mercoledì a Brescia, Latina, Roma e Frosinone - sono stati sequestrati 4 immobili, 2 conti correnti postali e un’autovettura Mercedes GLE 4 Matic. Nono solo: nelle mani degli inquirenti sono finite due armi clandestine e il relativo munizionamento, un silenziatore, copioso carteggio contabile e bancario attinente al programmato sequestro di persona in Toscana, documenti falsi e denaro contante.