Invece di lavorare va in giro con l'auto di servizio: rischia quasi 2 anni di carcere
E' accusato di peculato il postino di 45 anni che avrebbe utilizzato l'auto di servizio per sbrigare le proprie commissioni: rischia 1 anno e 8 mesi di carcere
Rischia fino a un anno e 8 mesi di reclusione il postino 45enne residente a Desenzano del Garda, ma dipendente dell'ufficio postale di Lonato, finito a processo con l'accusa di peculato: per il pubblico ministero avrebbe approfittato dell'auto di servizio – messa a disposizione da Poste Italiane – per sbrigare le proprie commissioni, anche durante l'orario di lavoro, ritardando così la consegna di pacchi e posta.
L'imputato nega ogni colpa: è stato ascoltato in tribunale a Brescia nell'udienza di giovedì, e ai giudici avrebbe riferito di aver utilizzato la Fiat Panda di servizio, al di là del lavoro, solo in rarissime occasioni e per un rapido passaggio a casa. La difesa dunque ne chiede la completa assoluzione: la prossima udienza è stata aggiornata al 15 aprile, giorno in cui (probabilmente) è attesa anche la sentenza.