Timbri dei medici clonati per una vita da sballo: nei guai un bresciano
Il Commissariato di Polizia di Desenzano ha indagato un bresciano di 45 anni, residente a Gavardo, che negli ultimi mesi avrebbe falsificato ricette per procurarsi un farmaco all'oppio per i malati di cancro
Ricette false, con timbro falso: un modus operandi che si sarebbe protratto per mesi. Il protagonista è un bresciano di 45 anni, residente a Gavardo, con vari precedenti penali in materia di stupefacenti: girava le farmacie del Garda, in particolare a Desenzano, e pure della città, per procurarsi un farmaco utilizzato in medicina per la cura del dolore nei pazienti con patologie tumorali in fase terminale.
Un farmaco a base oppiacea, probabilmente per uso personale: ma gli inquirenti non escludono, visto il quantitativo recuperato in casa, che potesse anche venderli ovviamente dietro compenso. A smascherare la vasta gamma di contraffazioni il Commissariato di Polizia di Desenzano: il 45enne è ora indagato per il reato di “falsità materiale commessa da privati”.
Aveva falsificato due timbri, “clonando” i dati di due studi medici della Valsabbia, a Paitone e Villanuova. Aveva poi fatto incetta di ricette “in bianco”, che lui stesso compilava prescrivendosi il farmaco oppiato.