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Cronaca Desenzano del Garda / Via Vo'

Desenzano, niente movida al chiosco del Vò: «Non è adatta a un parco»

L'amministrazione comunale annulla la precedente assegnazione e apre un nuovo bando a canone ridotto: "Non vogliamo discoteche a cielo aperto, vogliamo un punto di ritrovo ma dalla funzione sociale"

Un appalto con procedura già avviata, ma la cui assegnazione non era ancora stata completata, la sospensione della detta procedura e una nuova assegnazione, con bando in scadenza alle 12 e 30 del prossimo 12 marzo. Liberi tutti per il nuovo chiosco del Vò a Desenzano del Garda, nell’ambito della già inoltrata riqualificazione della zona, quindi tutto rinviato e tutto da rifare: non più 25mila euro all’anno (per dieci anni) come previsto dal contratto quasi in essere, ma una cifra ridotta a 10mila purché si rispettino determinate linee programmatiche.

“Abbiamo contestato i precedenti criteri d’assegnazione – racconta a BresciaToday il vicesindaco Rodolfo Bertoni – perché il chiosco si trova all’interno del PLIS, il Parco di Interesse Sovracomunale, e da come lo vediamo noi sarebbe dovuto diventare un punto di ritrovo e di consumo, e non una discoteca a cielo aperto. Il vincitore del precedente bando stava già predisponendo orari notturni per la stagione estiva (anche dalle 4 alle 2 del mattino del giorno dopo, NDR), giustificando la scelta solo in funzione di una potenziale clientela in uscita dal noto locale al Lido di Lonato. Abbiamo semplicemente voluto dare un segnale diverso, stiamo pur sempre parlando del PLIS e del Monte Corno”.

Da qui la decisione di abbassare la base d’asta a 10mila euro, con tempi di chiusura entro il limite massimo delle 23 e 30. “Un bar dalla destinazione sociale – ancora Bertoni – e che operi soprattutto di giorno, anche come supporto alle famiglie o ai turisti della bicicletta”. Niente movida extra, insomma tutta un’altra impostazione. “La gestione concordata avrebbe chiaramente sbilanciato il chiosco verso la parte notturna. Per questo abbiamo sospeso l’aggiudicazione, per questo abbiamo abbassato la base d’asta. Per favorire anche altre realtà, per arrivare così ad una gestione ben più adatta alla struttura. Il chiosco come punto di ritrovo diurno, come portale d’informazione, con pannelli e percorsi d’interesse relativi al PLIS. Questi sono i requisiti che condividiamo”.

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