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Cronaca

Bancario, food blogger e fotografo: chi è Davide Fontana, l’uomo accusato dell’omicidio di Carol

43 anni, originario di Rescaldina, in provincia di Milano: aveva avuto una relazione con la vittima e viveva nell’appartamento accanto al suo.

Impiegato di banca, food blogger, appassionato di fotografia. Un matrimonio fallito alle spalle e un passato senza macchie, almeno fino al mese di gennaio quando ha ucciso e poi orrendamente fatto a pezzi la 26enne Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie. Davide Fontana - nell’interrogatorio fiume condotto dai carabinieri di Brescia e Breno, coordinati dalla pm Lorena Ghibaudo - ha confessato di aver ammazzato la vicina di casa, ed ex fidanzata, che nel 2021 aveva debuttato come attrice hard.

Chi è l'uomo fermato

I due vivevano in due appartamenti posti sullo stesso pianerottolo a Rescaldina (in provincia di Milano), e in passato avrebbero avuto una relazione sentimentale. Anche dopo la rottura, Fontana e Maltesi sarebbero rimasti in buoni rapporti, tanto che lui avrebbe continuato ad accompagnare la giovane donna - madre di un bimbo di 5 anni - sui set di alcuni film hard, alle cene e agli eventi di settore, come ci ha raccontato la porno diva Yasmine Carrera. 

"Questo ragazzo la accompagnava sempre. Nell'ambiente lo conoscevamo tutti: sembrava una persona per bene, credevamo che le volesse bene sul serio e che ci tenesse molto a Charlotte. Era il suo fotografo di fiducia, tutte le foto di lei che ci sono sui social le aveva fatte lui. La seguiva ovunque per proteggerla, ma il pericolo era lui."

L'omicidio nell'abitazione di lei

Nelle scorse ore nella cascina dove abitavano sono arrivati i carabinieri di Breno, che hanno posto i sigilli agli appartamenti di entrambi e alla macchina di lui parcheggiata nel cortile. Quella di lei, che Fontana ha usato per trasportarne il cadavere fatto a pezzi con delle cesoie per poi scaricarlo in un dirupo a Paline di Borno, è in una via limitrofa.

Nelle oltre tre ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Brescia, Davide Fontana ha raccontato che nessuno in questi mesi ha cercato Charlotte Angie, che lui aveva ucciso lo scorso gennaio, "Solo la mamma con alcuni messaggi whatsapp e l'ex compagno sempre con messaggi. Al telefono nessuno", ha detto il 43enne che lunedì sera, alle 22.39, è entrato nella caserma dei carabinieri a Brescia da uomo libero e ne è uscito da fermato finendo in carcere. Poche ore prima l'uomo si era presentato spontaneamente dai carabinieri nel milanese per denunciare la scomparsa dell'attrice 26enne. Secondo gli investigatori, il suo racconto era pieno di incongruenze: per questo è stato poi riconvocato a Brescia, dove - messo alle strette - ha confessato l'omicidio. Da gennaio ad oggi avrebbe usato il telefono della vittima, presumibilmente per depistare le indagini. Avrebbe risposto ai messaggi, facendosi passare per Charlotte. Non solo: avrebbe pure pagato l’affitto della casa della donna.

Durante l'interrogatorio fiume, il 43enne avrebbe raccontato di aver colpito l'attrice Carol Maltesi in testa con un martello durante un gioco erotico. Ma saranno gli accertamenti su ciò che resta del corpo della 26enne a chiarire con certezza cosa abbia provocato il decesso. L'omicidio sarebbe avvenuto a fine gennaio nell'appartamento della vittima, a Rescaldina. Poi il killer ha fatto a pezzi -  almeno quindici - il corpo della donna, nascondendolo per diversi mesi nel congelatore dell'abitazione di lei. Infine, nella mattina di domenica 20 marzo, dopo un paio di mesi dall'assassinio, si è sbarazzato del corpo orribilmente massacrato della ex riponendolo in quattro sacchi dell'immondizia che ha gettato in un dirupo a Paline di Borno.

Secondo quanto riferito da lui stesso durante l'interrogatorio, per disfarsi del cadavere della 26enne avrebbe scelto Borno perché nel paese della Valle Camonica aveva trascorso - in passato - dei periodi di vacanza. 

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