La follia di un ragazzino: prepara una molotov in garage, poi la lancia in strada
Fortunatamente la bottiglia-bomba non è esplosa. Il ragazzo, un 16enne, è stato arrestato
Dalle rapine alla fabbricazione di un ordigno ‘casalingo’, potenzialmente in grado di causare ingenti danni. È la parabola criminale di un ragazzino di soli 16 anni: originario della provincia di Milano, da qualche tempo è ospite di una comunità di accoglienza della Valcamonica.
Così aveva infatti stabilito il giudice del Tribunale dei minori: membro di una baby gang, dedita alle rapine ai danni di coetanei dell'hinterland milanese, il giudice aveva deciso che il 16enne fosse trasferito altrove, e in una struttura adatta al suo recupero.
Il provvedimento non è però bastato. Il giovanissimo, che si sarebbe fin da subito mostrato insofferente alla misura restrittiva, si è reso protagonista di un episodio che avrebbe potuto avere anche gravi conseguenze. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Darfo Boario Terme, la scorsa settima ha forzato la porta del garage della comunità per poi prevalere una tanica di benzina.
Il liquido infiammabile è stato utilizzato per riempire una bottiglia e fabbricare una molotov artigiane, che ha poi lanciato in strada. Per fortuna qualcosa è andato storto: l’innesco non ha funzionato e l’ordigno non è esploso.
Tempestivamente allertati, i carabinieri della Stazione di Darfo Boario Terme hanno effettuato tutti gli accertamenti necessari a stabilire le responsabilità del minore, che è finito in manette. E il giudice, preso atto della gravità dell'episodio, ha deciso di inasprire il provvedimento restrittivo: per lui ora si sono spalancate le porte del carcere minorile Beccaria di Milano.