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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Agguato a sprangate, si indaga sull'estrema destra bresciana

Dopo l'aggressione di CasaPound al centro sociale Dordoni di Cremona, continuano serrate le indagini delle forze dell'ordine. Stando alle ultime notizie trapelate, sarebbero coinvolti anche dei militanti bresciani

Alcuni neofascisti bresciani sarebbero coinvolti nell'agguato contro il centro sociale Dordoni, avvenuto domenica pomeriggio a Cremona. E' quanto emerge dalle prime indagini effettuate dalla locale Questura tra i membri di CasaPound, quasi certamente supportati nel numero da amici 'camerati' delle vicine province: non solo da Brescia, ma anche da Mantova e Parma.

Stando a una prima ricostruzione, i militanti di estrema destra sarebbe arrivati fuori dal "Dordoni", situato nei pressi dello stadio Zini, poco dopo la partita di calcio Cremonese-Mantova. Non si è trattato comunque di uno scontro tra tifoserie, ma di un'aggressione puramente 'politica' la cui esatta matrice dev'essere però ancora accertata.

Cercando di respingere l'irruzione nel centro sociale, un uomo di 49 anni è stato massacrato con calci e una sprangata diretta alla testa. E' ricoverato in gravissime condizioni: il bollettino medico parla di "Stato di coma. In trattamento con analgosedazione continua. Parametri vitali attualmente stabili. La prognosi è altamente riservata". Lunedì pomeriggio, alle 18.00, è previsto un presidio del Magazzino 47 in piazza Loggia, per manifestare contro il feroce agguato.

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