Pestato a sangue per il suo iPhone, inseguito con gli amici fin sotto casa
Un'altra aggressione a Brescia, questa volta in pieno centro: in Corso Palestro presi di mira tre ragazzi tra i 17 e i 20 anni, uno di loro preso a pugni in faccia per lo smartphone
“Dammi il tuo iPhone”, la richiesta della gang. “Non ce l'ho”, la risposta sincera del giovane. Che a questo punto viene aggredito veramente, colpito in faccia più volte, al naso e alla bocca. In pochi attimi è una maschera di sangue.
A fatica i tre riescono a fuggire, si rinchiudono nel palazzo di casa, in Corso Palestro. Qui vengono ancora minacciati da fuori, grida, urla e parolacce. Uno dei quattro aggressori addirittura prende un tavolino da un bar e lo lancia contro la vetrata del portone.
Le acque cominciano ad agitarsi, i quattro allora si allontanano. Nel frattempo uno degli aggrediti è riuscito a chiedere aiuto alla madre: anche la donna avrebbe assistita attonita all'ultimo sfogo della violenta baby gang. Una vicenda che scuote la Brescia bene: “Uno di loro è un ragazzo di buona famiglia”, raccontano le vittime. E intanto i carabinieri indagano.