rotate-mobile
Cronaca

Un gigante dall'animo buono e gentile: addio al medico del carcere

Gli ospiti di Canton Mombello e Verziano piangono la scomparsa di Salvatore Ingiulla, medico carcerario amato da tutti

Grande e grosso, ma con l'animo gentile e premuroso. Tra le tante vittime mietute dal Covid-19, tra i tanti medici e sanitari scomparsi, Brescia piange anche una persona che lavorava con pazienti speciali, gli ospiti dei carceri di Canton Mombello e Verziano. Nei giorni se n'è andato il dottor Salvatore Ingiulla, medico carcerario nelle due strutture.  

Per onorare il ricordo del medico, ed esprimere la loro vicinanza ai familiari, gli ospiti dei due istituti di pena cittadini hanno scritto una lettera accorata, nella quale hanno ricordato le doti - non solo strettamente professionali - del dottore. «La popolazione penitenziaria di Brescia - si legge nella lettera, pubblicata dal quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane - piange la morte di un uomo buono e gentile a causa del Covid-19, per questa ragione abbiamo sentito la necessità di dimostrare la nostra solidarietà alla famiglia, con un pensiero che intendiamo rivolgere al nostro amato medico, rappresentando il rammarico per la sua inattesa dipartita. Ha sempre saputo trasmetterci tutto il senso di umanità di cui era dotato. Non ci ha mai fatto sentore emarginati e per ognuno di noi ha avuto parole di conforto». 

«Si avvicinava alle condizioni dei detenuti - continua la lettera - non per quella che era la storia giudiziaria di ognuno, ma per la loro umanità, unicamente per l'esigenza sanitaria, infondendo la speranza di vera uguaglianza. Si è sempre messo al servizio di tutti - concludono i detenuti - aldilà del suo aspetto fisico che all'apparenza, lo descriveva come un gigante, ma certo dall'animo buono e gentile». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un gigante dall'animo buono e gentile: addio al medico del carcere

BresciaToday è in caricamento