Coronavirus Lombardia: i contagi salgono a 403, morti altri 3 anziani
L’ultimo bilancio fornito dalla Regione Lombardia e dalla Protezione Civile
Il punto sanitario ed economico sull’emergenza coronavirus. Alle 17.30 di giovedì i rappresentanti di Regione Lombardia sono tornati di fronte alla stampa. Assente Attilio Fontana, in isolamento perché una sua collaboratrice è risultata positiva al test del coronavirus. Il presidente della Regione è però intervenuto, in collegamento dal suo studio, per dare una buona notizia: “Finalmente, dopo cinque giorni dall’inizio dell’emergenza, Regione Lombardia, non avendo avuto riscontro da altri poteri della Stato, abbiamo acquisito 4 milioni di mascherine FFP2 e presidi medici e da domani li distribuiremo agli operatori sanitari”.
“Le persone contagiate in Lombardia sono 403 e la maggior parte dei casi è concentrata nel focolaio del lodigiano - ha esordito Giulio Gallera, assessore al Welfare - 40 persone sono state dimesse, perché guarite, dai nostri ospedali."
Scende giorno per giorno il numero dei ricoveri: lunedì erano stati 126, martedì 44, oggi sono 39. “Un dato che può farci sperare in una traiettoria discendente” ha commentato Gallera.
Attualmente le persone che sono ancora ricoverate per Coronavirus sono 216, dei 403 positivi. Gli altri sono in isolamento volontario, presso i rispettivi domicili, perché asintomatici. L’assessore ha fatto il punto sulla situazione di Cremona: nel nosocomio della città lombarda sono ricoverati 60, dei 90 positivi al coronavirus della provincia. Sette sono in gravi condizioni, in terapia intensiva: 4 a Cremona e 3 negli ospedali del Milanese . “In tutta la Lombardia sono 100 i posti liberi in Terapia Intensiva e ne stiamo approntando altri 900”
I morti per coronavirus
La Regione non ha fornito indicazioni in merito ai decessi, ma lo ha fatto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. "Nella giornata odierna in Lombardia ci sono stati altri 3 decessi: si tratta di tre ultraottantenni. Salgono a 17 quindi i decessi avvenuti nella nostra regione.
Le vittime in Italia, finora, sono tutte persone anziane. Molti di loro avevano già gravi patologie preesistenti, per cui avevano il sistema immunitario molto debilitato. Un dato in linea con quanto rivelano le ricerche scientifiche.
La situazione nel Bresciano
I casi accertati nel Bresciano sono 4, altri 4 sono sono sospetti. Al 51enne di Pontevico e alla 36enne ginecologa di Cellatica, entrambi ricoverati nel reparto Malattie infettive del Civile di Brescia in buone condizioni, si sono aggiunte nelle scorse ore altre due persone. Nel dettaglio, i due nuovi contagiati sono un anziano residente a Erbusco, ricoverato prima a Iseo e poi trasferito al Civile, e una persona che abita a Leno, attualmente ancora al nosocomio di Manerbio. C'è un terzo caso sospetto sottoposto a tampone, ma in attesa di conferme; sarebbe il primo contagiato che abita a Brescia città.
Altri tre casi sospetti. Stando a quanto riferisce l'edizione bresciana del Corriere dell Sera, tre operatori del pronto soccorso di Manerbio, da cui nei giorni scorsi è passato il 51enne Pontevico, hanno manifestato i sintomi del virus e sono stati sottoposti ad accertamenti.
L’ idea di chiedere lo 'stato di emergenza' al Governo
Intanto la Regione Lombardia sta valutando se optare per la richiesta al Governo centrale dello ‘stato d’emergenza’ per la voragine economica derivante dal coronavirus. Parliamo di miliardi di danni, di una cifra neppure preventivabile, solo il turismo, in questi primi giorni, ha già registrato un crollo del 40%.
In tal senso c'è il sostegno di tutti, ha spiegato Paolo Grimoldi, deputato della Lega. “Alla Lombardia – ha aggiunto – servono aiuti veri e servono rapidamente per sostenere il proprio settore produttivo e commerciale. Il Governo è avvertito”.
L’ordinanza e l’eventuale proroga
“Ci tengo a sottolineare che le misure prese sono concertate con tutte le Istituzioni e con il Governo: è presto per dire se verrano prorogate, ma abbiamo segnali positivi. L’importante è dare l’idea che la vita continua.” Ha detto Fabrizio Sala, vice presidente di Regione Lombardia. Ad oggi le scuole della Lombardia restano chiuse fino al primo marzo.
La Regione chiederà aiuti economici all’Unione Europea
"Dobbiamo convivere con questo virus che per la prima volta ha toccato l’Occidente nel nostro Paese, la Lombardia ha reagito velocemente e ha avuto un impatto economico negatovO rispetto al resto d’Italia e del Mondo - ha proseguito Sala - abbiamo incontrato le varie categorie economiche e chiederemo interventi economici all’Unione Europea per accedere al fondo per le calamità naturali, perchè, di fatto, le misure messe in atto sono a garanzia non solo Lombardia e dell'Italia ma di tutta l’Europa."
Isolato il Ceppo Italiano del Coronavirus al Sacco
I ricercatori dell’ospedale Sacco di Milano hanno isolato il ceppo italiano del coronavirus. Lo ha annunciato all'Ansa il professor Massimo Galli, direttore dell'Istituto di scienze biomediche e lo ha confermato la Regione durante la conferenza stampa.