Petrolio a Concesio? Forse qualcuno ci pensa ancora
Nel 1991 le prime rilevazioni a opera della Chevron Italia che ora ha sede solo a Genova e si occupa solo dei carburanti marini. Sulla SP 19 per Gussago qualcuno pensa a scavare? Se la falda c'è.. è profonda tre chilometri
Nei giorni dello spread che supera i 500 punti e nei mesi della crisi degli enti locali in quel di Concesio è tornata d’attualità la febbre petrolifera. Nessuna corsa all’oro nero, questo è chiaro, ma il geologo Pino Benetti dalle pagine del Giornale di Brescia sembra non escludere del tutto la possibilità che si ricominci a cercare, e magari a scavare. La storia del combustibile fossile in Valtrompia risale ai primi anni ’90 quando la Chevron Italia (da poco passata di mano al libanese Roger Tamraz) fece una prima ricerca esplorativa lungo la Strada Provinciale 19 che porta a Gussago.
Niente di straordinario, ma qualcosa sotto terra sembrò interessare la neo controllata della First Arabian Corporation con sede a Roma. Ma questo giacimento? Forse a tre chilometri abbondanti di profondità, anche se la rilevazione effettiva ha sempre avuto un sentore ufficioso, e mai ufficiale. Se il petrolio c’è, viste le difficoltà che anche il buon Comune di Concesio è costretto ad affrontare, non sarebbe male provare a darci un’altra occhiata, e a non trascurare l’ipotesi del trivellare.
Ma remota era e remota rimane. Perché qualche domanda l’abbiamo fatta, e un po’ di informazioni le abbiamo prese. Nella vecchia sede romana della Chevron Italia ora troviamo la Gazpromneft Lubricants Spa, rilevante azienda russa che in Europa ha accumulato un discreto potere, e una discreta influenza; della Chevron Italia rimane solo un distaccamento in Piazza della Vittoria a Genova, ma che si occupa dei carburanti marini: Chevron Fuel Marketing Italia Spa.
Dalla sede sembrano alquanto sicuri: la storia di Concesio è destinata a rimanere una storia. Anche se la corsa all’oro nero piace a molti, quasi quanto quella per il carbone.
