Concesio: i bambini di Chernobyl in Valtrompia
Questa sera alle 19 l'arrivo dei bambini che saranno ospitati in agosto, presso l'oratorio di San Andrea. Le iniziative del Comitato di Accoglienza 'Valtrompia e dintorni', operativo dal 1995: "L'ospitalità è la miglior cura"
Finisce il mese di luglio ma non finisce l’ospitalità. Il Comitato di Accoglienza bambini bielorussi ‘Valtrompia e dintorni’ attende per questa sera alle ore 19 l’arrivo dei bambini che saranno ospitati nel mese di agosto, per trenta giorni, da famiglie, volontari e collaboratori interessati. I bambini bielorussi arrivano proprio dall’area contaminata di Chernobyl e ospitarli in Italia è un’occasione vera per poterli aiutare, tenendoli lontani dalle radiazioni che ancora oggi circondano il territorio bielorusso. “L’ospitalità è la miglior cura – fanno sapere dal Comitato – Ospitare per almeno un mese, o meglio ancora per due, i bambini provenienti dalle zone contaminate dal gravissimo incidente alla centrale atomica significa dar loro l’opportunità di ridurre notevolmente la quantità di radiazioni assorbite nell’organismo”.
Lo slogan è semplice ma efficace: “Apri la tua casa, invita un bambino di Chernobyl!”. Questo progetto, oltre che un progetto che ha come funzione primaria la prevenzione sanitaria, rappresenta anche un’importante esperienza di intercultura, per conoscere e comprendere una realtà così lontana ma allo stesso tempo così vicina. Per invitare un bambino basta contattare il comitato: basta un piccolo contributo alla spesa per il viaggio aereo, i bambini (dai 7 ai 17 anni) potranno poi essere nuovamente ospitati dalla stessa famiglia, in modo da instaurare un rapporto non solo terapeutico ma anche e soprattutto affettivo.
Esistono due momenti del progetto, un Progetto Estate (che copre luglio e agosto) e un Progetto Natale (trenta giorni tra dicembre e gennaio). Nel periodo compreso tra marzo e aprile il Comitato ‘Valtrompia e dintorni’ si impegna annualmente con i viaggi umanitari, in cui i volontari trasportano generi alimentari e di prima necessità nella città bielorussa di Gomel, in collaborazione con Help for Children di Brescia.
Il Comitato nasce nel settembre del 1995, con l’obiettivo di accogliere i minori provenienti dalle zone contaminate dall’incidente nucleare di Chernobyl, cercando famiglie disposte ad ospitarli per almeno un mese, in modo di migliorare il loro stato di salute, facendogli trascorrere del tempo in un ambiente sano mangiando cibo sano.