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Cronaca Comezzano-Cizzago

Senza lavoro per la crisi, sotto sfratto con due bimbi di 2 e 3 anni

L'uomo, un migrante residente a Comezzano e in Italia dal 1989, è stato aiutato da una muraglia umana di 40 attivisti, che ha permesso di rinviare l'esecuzione al 21 maggio prossimo

Dopo un mese, quello di marzo, dove la mobilitazione della società civile ha ottenuto importanti risultati a livello di trattativa in Prefettura, con la conquista di passaggi da casa a casa per alcune difficili situazioni (ad es: due famiglie nel comune amministrato dal centrosinistra a Sarezzo e una a Coccaglio, paese guidato dalla Lega Nord), tornano in questa settimana i picchetti: ieri mattina una muraglia umana, composta da oltre 40 attivisti dell'Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti, ha bloccato il terzo accesso dell'ufficiale giudiziario a Comezzano di Cizzago, paese di 3700 abitanti della bassa occidentale.

Qui comanda un'amministrazione di PDL-Lega che non offre soluzioni alternative alla famiglia sotto sfratto, composta da un immigrato - con due figli  di 3 anni e mezzo e 2 anni, in Italia dal 1989 - che è stato prima operaio  e in seguito carpentiere fino al 2011, quando anche nel "triangolo bresciano dell'edilizia" si è abbattuta la crisi, mietendo migliaia di posti di lavoro. La sua ditta è fallita e non gli ha neanche pagato gli ultimi stipendi. Lo sfratto, grazie all'intervento dell'Associazione, è stato bloccato e rinviato al 21 maggio prossimo.

Via Milano 140/b, dove la metro non ferma © Pizzocolo/BsToday

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