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Cronaca Cologne

Un cimitero di rifiuti in mezzo alla campagna: due aziende nei guai

L’operazione della polizia locale del Monte Orfano ha permesso di individuare le aziende responsabili dello smaltimento illegale. Sono quattro le persone denunciate

Sono state individuate, grazie ai droni, le aziende responsabili dello smaltimento illegale di rifiuti nelle campagne di Cologne. L’operazione, condotta dalla polizia locale del Monte Orfano, si è conclusa con la denuncia di 4 persone, tra cui i legali rappresentanti delle due ditte. Ma oltre al procedimento penale per questa tipologia di reati è prevista un multa che può arrivare fino a 26 mila euro. 

Le indagini sono scattate dalla segnalazione di alcuni cittadini, che hanno  più vole notato mucchi di scarti edili abbandonati nelle zone periferiche del paese franciacortino. Gli agenti, diretti dal comandante Luca Leone, hanno quindi perlustrato la zona, avvalendosi anche dei droni in dotazione, scovando circa 200 metri quadrati di rifiuti: macerie e materiale edile, in gran quantità, ma pure contenitori di plastica, pneumatici, legna di scarto, sacchi di segatura e materiale ferroso. Sono in corso gli accertamenti per scongiurare la presenza di materiali pericolosi e l'assenza di contaminazione nel suolo.

Le aziende colpevoli

Attraverso un'indagine particolarmente laboriosa, la polizia locale è riuscita a risalire al produttore dei rifiuti: una ditta di Manerbio che si occupa di costruzioni edili. Stando a quanto emerso, l’azienda aveva affidato lo smaltimento dei rifiuti a una ditta collaboratrice di Bergamo. Proprio quest’ultima, a quanto pare, invece di smaltire legalmente gli scarti avrebbe depositato più volte, mucchi di rifiuti tra le campagne colognesi, eludendo il sistema dei controlli.

Il punto di svolta è arrivato quando la polizia locale ha individuato anche l’uomo che materialmente si sbarazzava degli scarti: un 55enne franciacortino, operante da anni nel settore dell’edilizia. L’uomo avrebbe riferito di avere il consenso del proprietario del terreno. Invitato a presentarsi al comando, il 55enne si sarebbe smascherato da solo, arrivando a bordo di un camioncino pieno di macerie edili. Colto in flagranza, non sarebbe stato in grado di dimostrare la provenienza delle macerie che, con ogni probabilità, si sarebbero aggiunte alle altre già abbandonate.

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