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Cronaca Collebeato

Colpi di pistola contro il centro migranti, paura in paese: "Le pallottole non ci fermano"

Sparatoria nella notte allo Sprar di Collebato: cinque colpi di pistola, per fortuna nessun ferito. Nell'ottobre scorso era stata lanciata una bomba carta

A Collebeato torna la paura: cinque colpi di pistola hanno squarciato i muri e gli animi di chi lavora e vive allo Sprar di Via San Francesco, in pieno centro al paese, la struttura gestita dall'amministrazione comunale e dall'associazione Adl Zavidovici nell'ambito del progetto Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Non è la prima volta che succede, anche se in forme e modi diversi: lo scorso autunno erano state lanciate due bombe carta, nel giardino della struttura che ospita i migranti (oggi sono rimasti soltanto 6) e perfino all'esterno della casa del sindaco. Questa volta hanno sparato: cinque colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica.

Sui muri restano i segni delle pallottole

Sull'edificio restano i segni delle pallottole, che hanno bucato i muri. E' successo intorno alle 3.30, e non ci sarebbero testimoni: un solo ospite della struttura era sveglio, ma non avrebbe visto niente. Tutti gli altri si sono svegliati di soprassalto, in fuga da fame e guerra e improvvisamente ripiombati nell'incubo. 

Le indagini sono state affidate ai carabinieri, sul posto anche con i colleghi del Sis, la Sezione investigativa scientifica: sono stati raccolti i bossoli, e tutti gli indizi utili a ricostruire la vicenda (su cui anche la Procura ha già aperto un'inchiesta). 

"Non saranno le armi a fermare la solidarietà"

Da una prima ricostruzione pare che siano due gli autori del blitz: l'ipotesi, come in passato, è quella di una probabile matrice razzista. Sembra che l'episodio sia stato preceduto nel pomeriggio da un “futile diverbio” tra i migranti e alcune persone: s'indaga anche su questo.

“Fortunatamente la sparatoria non ha ferito nessuno – fanno sapere l'amministrazione comunale e l'Adl Zavidovici – Ma si tratta di un grave episodio che ci lascia indignati e fortemente preoccupati, a fronte del quale vogliamo sottolineare come il progetto Sprar di Collebeato, attivo dal 2014, abbia saputo fin dall'inizio coinvolgere molti degli ospiti nel tessuto sociale e nell'associazionismo locale. Confidiamo che le forze dell'ordine facciano luce quanto prima sull'accertamento delle responsabilità. Non saranno cinque colpi di pistola a fermare la solidarietà”.

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