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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Polo

Maxi-operazione antidroga, cocaina per 500 milioni di euro: sequestri a Brescia

E' una delle più grandi operazione antidroga di sempre. Pagata 96 milioni di euro, avrebbe potuto fruttare fino a mezzo miliardo di euro nelle rivendite al dettaglio

Il maxi-sequestro è così maxi (in tutto più di 4 tonnellate di cocaina) da entrare di diritto tra le prime tre più grandi operazioni antidroga sotto copertura mai portate a termine in tutta Europa. E' il risultato dell'operazione Geppo, coordinata dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste, con il supporto operativo del Gico e del Goa, e che oltre al sequestro – come detto, oltre 4 tonnellate di coca – si è conclusa con l'esecuzione di 38 misure cautelari tra il continente europeo e la Colombia.

I dettagli dell'operazione

L'indagine, sotto la supervisione di Procura e Direzione distrettuale antimafia, ha di fatto “prosciugato” uno dei principali canali di smercio della cocaina colombiana in Italia. Nata oltre un anno fa grazie a una segnalazione relativa all'interesse del clan del Golfo (Colombia) di individuare un hub sicuro per la cocaina in Italia, l'operazione ha visto impegnati decine di membri delle forze dell'ordine che per lungo tempo hanno agito sotto mentite spoglie. Decisiva anche la collaborazione tra gli investigatori italiani e quelli oltreoceano: le forze di polizia colombiane, il reparto antidroga spagnolo, la Dea americana.

All'ingrosso la cocaina era stata pagata 96 milioni di euro: rivenduta in Europa, smerciata passo dopo passo, avrebbe potuto fruttare prima 240 milioni e poi fino a mezzo miliardo di euro, nelle rivendite al dettaglio. Insomma come il fatturato di una grande azienda.

Le indagini e il bluff

Il fascicolo d'indagine è composto da circa 5mila pagine. “Dalla Colombia cercavano un hub sicuro per la cocaina e siamo riusciti a far credere che Trieste fosse quello giusto”, ha spiegato in conferenza stampa il procuratore capo Antonio De Nicolo: gli investigatori fingono di aprire magazzini, creano società fittizie, producono documenti falsi e falsi sequestri. L'operazione diventa un enorme bluff che punta a far cadere la maschera a chi gestisce le piazze europee. E così alla fine è stato.

Sequestri anche a Brescia

Tra i grandi compratori di cocaina ci cono anche degli insospettabili, tra loro anche tre broker. Viene acquistata e rivenduta in Olanda, Croazia, Slovenia, Albania e Bulgaria: in Italia un grosso ruolo ce l'ha il Veneto, tra le province di Treviso e Verona. A Mogliano Veneto quattro arresti, due consegne in provincia di Verona (a Verona Sud e sul lago di Garda, a Peschiera): poi sequestri a Portogruaro, Venezia, e a Preganziol (Treviso) ma anche in Lombardia a Saronno e a Brescia, San Polo, dove il maxi-sequestro interessa in totale circa 335 kg di cocaina sequestrati a novembre nel furgone di un pregiudicato. Negli ultimi mesi sequestrate 4 tonnellate di “coca”, eseguite 38 misure di custodia cautelare.

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