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Cronaca

Smantellata tratta di clandestini dalla Grecia verso Brescia e Milano

Monitorati dalla Guardia di Finanza di Trieste un centinaio di migranti, spesso in condizioni disperate, provenienti da Medio Oriente e Nord Africa

Dopo la scoperta di un veicolo in entrata in Italia dalla Slovenia che portava illegalmente alcuni migranti, l'autista era stato arrestato e sono state avviate indagini intuendo che il trasporto non fosse un episodio sporadico. I finanzieri di Trieste hanno così scoperto numerosi passaggi illegali del confine, ricostruendo una fitta rete di contatti degli indagati, a cavallo tra vari paesi.

E' stato accertato che i clandestini, partiti dalla Grecia, erano portati in Croazia o in Ungheria per essere poi condotti a Brescia o Milano a gruppi di 7/15 persone attraverso il confine italo-sloveno. I migranti arrivavano in Italia a piedi o utilizzando fatiscenti mezzi che li costringevano a condizioni gravosissime: attraversavano di notte i boschi al confine con la Slovenia privi di attrezzatura, senza viveri, abbigliamento adeguato. I più sfortunati, troppo deboli o senza i soldi necessari per affrontare il viaggio, venivano abbandonati nei boschi e molti sono stati salvati dagli stessi militari.


Ogni transito di migrante fruttava agli arrestati 2.000 euro. Per ogni passaggio del confine venivano quindi incassati da 14.000 a 30.000 euro. Una ventina dei migranti rintracciati hanno chiesto asilo politico. I finanzieri hanno sequestrato tre mezzi e documenti del vasto traffico illecito. Per molti migranti la meta non era la Lombardia ma i Paesi del Nord-Europa, principalmente la Germania, che raggiungevano attraverso la stessa organizzazione.

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