Ragazza stuprata al parco dal branco: “I profughi non c’entrano”
Le parole di Agostino Zanotti, responsabile dell'associazione Adl Zavidovici, sui terribili fatti di Chiari: "I profughi e la loro cultura non c'entrano: è un problema di maschilismo, tanti i casi di femminicidio commessi da italiani"
Fa discutere l’intervista rilasciata al Corriere della Sera da Agostino Zanotti, responsabile dell’associazione Adl Zavidovici, che a Brescia si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione dei richiedenti asilo.
A Zanotti è stato chiesto di esprimere un’opinione sui fatti di Chiari, dove - secondo gli inquirenti - una 22enne sarebbe stata violentata da un gruppo di giovani profughi pakistani.
“Premesso che è meglio aspettare l’esito delle indagini, io dico chiaramente che si tratta di un episodio grave - si legge sul Corsera -. Ma alla base di quella violenza non c’è l’identità pakistana o la religione musulmana, ma la stessa bestialità che spinge qualsiasi uomo violento, italiano o straniero, ad aggredire una donna”.
Dunque, per Zanotti, non si tratterebbe di un problema culturale, causato da una diversa considerazione della donna nei paesi musulmani: “Questo problema c’è anche in Occidente - continua Zanotti -: l’uomo che aggredisce le donne è una costante dei nostri tempi, pensi a quanti casi di femminicidio si ripetono anche da noi. Ecco perché dico che non è un problema di culture diverse, ma piuttosto di maschilismo”.