Grave emorragia, muore dopo il parto: famiglia chiede 1,9 milioni di euro
A quattro anni dalla scomparsa della giovane donna, una 33enne di Palazzolo, i medici dell'Asst Franciacorta compariranno davanti ai magistrati del tribunale di Brescia. La famiglia ha chiesto un risarcimento da 1,9 milioni di euro
È morta all'ospedale di Chiari, 48 ore dopo aver dato alla luce il suo primogenito, stroncata, secondo quanto riportato in una nota dall'azienda ospedaliera, da un grave 'shock emorragico'. A ormai quattro anni di distanza dalla tragedia, costata la vita a una 33enne di Palazzolo, la magistratura farà piena luce su caso.
La vicenda risale al dicembre del 2014: la giovane donna venne ricoverata d'urgenza nel nosocomio di Chiari, lamentava forti dolori al ventre e le venne diagnosticato un distacco acuto della placenta. Una situazione di emergenza che portò i medici a optare per un intervento d'urgenza, con taglio cesareo e trasfusioni di sangue, nel disperato tentativo di fermare l’emorragia e salvare mamma e bimbo.
L'intervento pareva essere andato bene, poi la situazione è peggiorata: la donna sarebbe finita in shock emorragico a causa di una “coagulazione intravascolare disseminata”, si legge nel comunicato diffuso all'epoca dall'azienda ospedaliera, e poco più tardi ha perso la vita.
Il marito della giovane donna aveva immediatamente sporto denuncia contro ignoti, 4 anni più tardi la citazione in giudizio dell'Asst Franciacorta e la richiesta di un maxi risarcimento per 1,9 milioni di euro. Ai magistrati del tribunale di Brescia spetta ora accertare le eventuali responsabilità dei medici che avevano in cura la 33enne.