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Cronaca Pisogne

Trappola killer per ciclisti, fili di ferro tra gli alberi: “Sono ad altezza gola”

La denuncia su Facebook di un ciclista, caduto proprio a causa della trappola piazzata lungo un sentiero della Val Palot

Ancora cavi trappola nei boschi del Bresciano. L'allarme corre su Facebook, con tanto di foto per documentare quello che un gruppo di amici appassionati di Mountain bike hanno trovato lungo un sentiero della Val Palot, in territorio di Pisogne.

Per Andrea Pasquali e i suoi due amici l’escursione domenicale nei boschi che circondano il lago d’Iseo poteva finire davvero male. Il gruppetto si è infatti imbattuto in un cavo di ferro, teso tra due alberi, e ben mimetizzato. Un trabocchetto che rischia di essere molto pericoloso per chi arriva in sella ad una bici, magari a tutta velocità.

“Non mi sono fatto praticamente niente, e lo dico subito (la mamma legge). Però potevo farmi male davvero per colpa di qualche pazzo scriteriato che tende cavi ad altezza gola sui sentieri nei boschi. Ripeto: ad altezza gola”, scrive Andrea Pasquali su Facebook, prima di descrivere nel dettaglio l’accaduto.

È andata bene, tutto sommato perchè il filo si è rotto: “Il cavo era annodato al centro, fissato alle piante, e quando me lo sono trovato sul collo mentre viaggiavo un po’ rapido in discesa, si è spezzato - si legge -. Mi è mancato il fiato, ho inchiodato, sono caduto ma fortunatamente non mi sono fatto niente: avevo maglia e antivento allacciati e la doppia zip ha fatto da barriera.”

Un grande spavento per il ciclista e per i due amici che erano appena dietro di lui: “Questa è follia allo stato puro. Follia potenzialmente omicida, roba da subumani”, conclude amareggiato Andrea postando la foto della “ghigliottina” trovata sul sentiero.

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