Ricariche telefoniche in cambio di foto 'hot' da una ragazzina: pedofilo nei guai
Raggiunto dalla polizia dopo la denuncia dei genitori
Un ex muratore gardesano è finito nei guai con l'accusa di adescamento di minori: una complessa indagine coordinata dalla Procura di Venezia, svolta dagli investigatori del Commissariato di Conegliano, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un 62enne di Castelnuovo del Garda, il quale si sarebbe reso responsabile dell’adescamento sui social di minori attraverso il così detto "grooming", strategia che prevde l'utilizzo di tecniche di manipolazione psicologica, volte a superare le resistenze del minore e a ottenerne la fiducia per abusarne sessualmente.
I colleghi di TrevisoToday spiegano che, durante una perquisizione effettuata dal Commissariato di Conegliano con lil supporto della polizia postale, sarebbe stato rinvenuto altro materiale probatorio inerente ad altri contatti legati al mondo della "prostituzione virtuale".
I fatti, che si sarebbero verificati tra luglio 2019 e novembre 2021, sono stati denunciati da un genitore di una ragazza minorenne presso il Commissariato di Conegliano, dopo numerosi contatti virtuali intercorsi tra la ragazza e l’uomo, che avrebbe proposto ricariche telefoniche alla minore in cambio di materiale pedopornografico.
A seguito della perquisizione, sia personale sia dell'abitazione, è emerso che l'indagato possa essere un "predatore virtuale" di tipo seriale, con numerosi precedenti alle spalle: nel suo cellulare, infatti, sarebbero state trovate centinaia di foto e video a carattere pedopornografico.