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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Operai sfruttati nell'azienda lager: al lavoro 12 ore al giorno senza pause

In manette il titolare dell'attività e uno dei collaboratori. Sequestrati macchinari e merce per 500mila euro

Pagati una miseria, e spesso in nero, per lavorare anche 12 ore al giorno senza pause. È questo il triste scenario emerso durante il blitz dei carabinieri e del personale dell'ispettorato del lavoro in un laboratorio tessile di Castel Goffredo, nel Mantovano.

Lavoratori stranieri - tutti di nazionalità cinese, come i titolari dell'attività -  sfruttati per confezionare calze: stando a quanto emerso, venivano pagati 4 euro all'ora e i loro turni (senza soste) duravano fino a 12 ore.

Quando i carabinieri, la polizia locale e gli ispettori di Inps e Inail hanno fatto irruzione nel laboratorio c'è stato il classico fuggifuggi generale: molti operai hanno cercato disperatamente di guadagnare l'uscita per sfuggire ai controlli, ma ad attenderli c'erano i militari.

Al momento del blitz nel capannone c'erano 17 operai, di cui 8 privi di un regolare contratto di lavoro. Ben 28 i macchinari usati per confezionare la calze poi finiti sotto sequestro insieme alla merce, per un valore totale di 500mila euro.

Il 47enne titolare dell'attività e uno dei suoi collaboratoti sono stati arrestati per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro: entrambi di nazionalità cinese, ora sono in carcere. Durante il controllo non era presente un'altra collaboratrice: è stata denunciata a piede libero per i medesimi reati. Il laboratorio è stato chiuso e i titolari dovranno anche provvedere al pagamento delle sanzioni amministrative: la cifra complessiva è ancora in fase di quantificazione. 
 

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