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Cronaca Anfo

Rocca: nei lavori di recupero spuntano casse di esplosivo

Il materiale, ritrovato durante l'intervento sulla batteria Statuto, verrà fatto brillare mercoledì

I lavori sono appena iniziati, e subito c'è stato il primo intoppo. Come si ipotizzava, durante l'intervento di recupero sulla batteria Statuto della Rocca d'Anfo, un luogo affascinante (e misterioso), a ridosso della strada 237 del Caffaro, una volta asportato un po' del materiale che si trovava nelle sale sono emerse diverse casse di esplosivo. 

Un'impresa specializzata ha già prelevato tutte le casse, mettendole al sicuro. Come riporta il quotidiano Bresciaoggi, ella giornata di mercoledì verranno fatte brillare nella località Follo di Anfo, nei pressi del torrente Re. 

Stando all'ipotesi più accreditata, le casse di esplosivo potrebbero essere state sepolte nei locali della Rocca durante la ritirata dei soldati tedeschi alla fine dell'aprile 1945. Impossibilitati a trasportare grossi pesi durante la rapida ritirata oltre le Alpi, e per impedire che i nemici ne entrassero in possesso, i militari della Wehrmacht avrebbero deciso di posizionare il materiale nella batteria della Rocca, cercando poi di farla crollare con dell'esplosivo. 

Le operazioni di recupero dei locali della batteria - 346 metri quadrati - finanziate con i Fondi per i Comuni di confine, costeranno circa 950mila euro e si concluderanno - come riporta il quotidiano - con la realizzazione di un sovrappasso che supererà la provinciale 237 e che collegherà in sicurezza la Statuto al resto delle costruzioni della Rocca. 

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