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Cronaca Contrada del Carmine

Malati di movida al Carmine, dove la notte «non finisce mai»

Il 25 gennaio parte la ZTL: residenti ancora divisi, commercianti decisamente contrari. In mezzo le associazioni e la messa in mora del Comune, il fratello di Paroli candidato sindaco, i 'gnari' con la birra in mano

“Non sarà certo una ZTL a fermarci”. Suona come una minaccia ma in realtà è solo uno scherzo, birra da 0,66 in mano appena acquistata a prezzo più che modico, e gambe in spalla per continuare a vivere il sabato sera di Brescia, località Carmine. Dal 25 gennaio i ‘gnari’ dovrebbero ridurre la loro presenza tra Via Marsala e Via delle Battaglie proprio con l’avvio della nuova ZTL con aggiunta di ordinanza, “zona a traffico limitato e dalle 16 alle 8 del mattino accesso consentito solo ai residenti”. Aggiungo intanto un po’ di limitata esperienza personale: macchina o non macchina io al Carmine ci vado bellamente a piedi, certo causa lavoro che quando chiama bisogna rispondere non mi concedo più le ore piccole, ma di sicuro la ZTL le cose non le cambierà a me e non le cambierà neanche agli altri, hanno ragione i due ragazzi con la birra in mano.

E infatti anche le associazioni che rispondono alla chiamata dei residenti “malati di movida” (nessun insulto, è il titolo di un convegno andato in scena a Torino il mese scorso), ovvero BresciaIn e QuadraQuarta, ma pure il Comitato del Carmine, non ci vanno mica tanto leggere e se in dicembre perfino il Comune è stato in messo in mora adesso “le azioni legali proseguono, e non solo per i danni alla salute”. In contemporanea o quasi la discesa in campo di Gianfranco Paroli, fratello del più noto Adriano e che ora si dice pronto a metterci la faccia, e a metterci una lista (composta per lo più da residenti delle zone più rumorose, tra cui Borgo Wurher e Arnaldo): “Ora basta, le ZTL non servono a niente. Avevamo annunciato più di una volta che senza una soluzione saremmo andati avanti, se non si prendono provvedimenti drastici non si risolve il problema. Non ce l’abbiamo con gli esercenti, ma è stato superato ogni limite di sopportazione”.

Ma al Carmine che si dice? La nota diatriba tra residenti contenti e scontenti si trascina da mesi e da anni, ora la ZTL riaccende gli animi anche di chi era stato un po’ zitto. “Forse è la volta buona”, si sente sussurrare: ma la pronta risposta è a voce ben più alta, “limiti di orari e aree a traffico limitato non sono mai servite a niente, quello che serve è più controllo, più polizia”. Arruffati e arrabbiati anche i commercianti, attenzione non i baristi, anche loro consapevoli che per un bicchiere due passi in più si fanno eccome, “eravamo così contenti quando era stata tolta la vecchia ZTL, ora invece si vuole ancora penalizzare la città”. Il rischio non calcolato infatti è che il cliente in macchina fino a là non arrivi più, e magari sia dirottato altrove.

Ad alzare il già fitto polverone anche la ‘Guida al Piacere e al Divertimento’ edizione 2013, secondo cui il Carmine e tutto ciò che lo circonda sarebbero zona da incorniciare, una delle migliori d’Italia: ovviamente, nei ristretti termini della movida. Magari adesso arriva pure qualche turista.

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