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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Incursione dell'Animal Liberation Front: distrutti dodici capanni di caccia

Danni ingenti: oltre alle strutture devastate sono stati liberati centinaia di uccelli da richiamo

Porte divelte, reti tagliate, scaffali e mobili distrutti, coperture sradicate: è stata una vera e propria incursione distruttiva quella che nella notte tra venerdì e sabato si è abbattuta su dodici capanni da caccia situati sul Monte Orfano, nei Comuni di Erbusco, Coccaglio e Cologne. Ne dà notizia il quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane. 

Il blitz è stato rivendicato dall'ALF, Animal Liberation Front, un'organizzazione che si autodefinisce animalista, attiva in tutto il mondo da oltre 40 anni (sarebbe nata nel 1976 in Inghilterra), resasi protagonista nel corso degli anni anche di atti e dimostrazioni di matrice terroristica. La sigla ALF è stata trovata sui resti di diversi capanni distrutti, assieme a scritte rivolte direttamente ai proprietari ("Nessuna tregua. Cacciatori merde"). 

Le associazioni dei cacciatori, in attesa del conto preciso dei danni (a grandi linee i danni ammonterebbero a 25mila euro, ma molti cacciatori non hanno ancora censito gli uccelli liberati durante il raid) hanno già sporto denuncia. Un primo commento sull'accaduto è giunto dall'assessore regionale all'Agricoltura e ai Sistemi Verdi, Fabio Rolfi; le sue parole sono riportate sul quotidiano Bresciaoggi: «Questi individui hanno devastato i capanni e liberato centinaia di richiami vivi destinati a morte certa. Mi auguro che vengano individuati, sanzionati e finalmente colpiti. Vorremmo che le associazioni prendessero le distanze in modo chiaro ed inequivocabile contro la violenza dell'animalismo militare che pretende di agire al di là della legge e contro chi rispetta le regole. La condanna di queste frange violente è necessaria».

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