Passione e tradizione: al campionato italiano di morra vince sempre Brescia
Per il terzo anno consecutivo, Bernardino Pavarini e Giovanni Ferrari, entrambi della nostra provincia, hanno vinto il campionato italiano di morra. "Troppo forti": il regolamento li obbligherà a dividersi
Sono così forti che il prossimo anno saranno costretti dal regolamento a dividersi e cercare un nuovo compagno.
Il terzo trofeo consecutivo ha sancito infatti la fine di quella che ormai tutti definiscono i 'Leo Messi' della Morra, uno dei giochi della tradizione italiana, che da 33 anni celebra a Gramignazzo di Sissa, piccolo paese lungo il fiume Po in provincia di Parma, il suo campionato italiano.
Anche quest'anno infatti Bernardino Pavarini (papà del portiere del Parma calcio Nicola) e Giovanni Ferrari, entrambi della nostra provincia, hanno sbaragliato gli avversari conquistando lo scudetto maschile.
La finale tutta bresciana li ha visti vittoriosi su Pierdavide Olivari e Silvestro Martiroli; 72 in tutto i partecipanti a questa edizione, comprese otto donne che si sono affrontate nella tredicesima edizione del torneo femminile.
In questo caso a vincere sono state Rosa Angela De Vecchi e Maria Bersani: "Non chiamatelo gioco da osteria - ha detto il vincitore Bernardino Pavarini -. La Morra richiede memoria, prontezza ed anche ovviamente un pizzico di fortuna".
La vittoria è arrivata dopo oltre sei ore di gioco sotto il sole padano ed una umidità che, anche a muovere solo un braccio, si è fatta sentire come se si fosse ad una vera gara sportiva. Si replica nel 2013 e gli avversari, vista la fine della coppia stellare Pavarini-Ferrari, già hanno cominciato a festeggiare.