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Cronaca

Camici Sporchi: intimidazioni e minacce, testimoni a rischio

Proseguono le indagini dei NAS di Parma e della Procura di Modena sullo scandalo di malasanità Camici Sporchi: tra intimidazioni e minacce, chi si opponeva al sistema "entrava in rotta di collisione con lo stesso"

Un clima di intimidazione e minacce nei confronti dei medici che hanno deposto come “persone informate sui fatti” nell’inchiesta Camici Sporchi, e allo stesso tempo “chiunque si opponeva al sistema entrava in rotta di collisione con il sistema stesso”. A riferirlo è il Procuratore di Modena Vito Zincani, che conduce l’inchiesta in stretta collaborazione con i NAS di Parma.

L’operazione, come detto nei giorni scorsi, ha portato alla scoperta di sperimentazioni non autorizzate che sarebbero state fatte su centinaia di pazienti, ignari di tutto, su cui addirittura venivano impiantati dispositivi scadenti.

Le aziende produttrici di questi materiali li passavano agli ospedali coinvolti con il metodo della donazione apparente, mentre i medici onde evitare guai futuri “non si sarebbero fatti scrupolo di azzerare le cartelle di chi veniva operato”, fino ad inventarsi e modificare i dati.

Gli interrogatori di garanzia cominceranno il più presto possibile.

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