Fatture false per oltre 1 milione di euro: sequestrati anche 14 appartamenti
Coinvolte tre società e diversi amministratori: fatture false per oltre 1 milione, blitz della Guardia di Finanza al confine tra Bergamo e Brescia
Blitz della Guardia di Finanza di Treviglio sul confine tra Bergamo e Brescia: tra Calcinate e Cividate al Piano, appena al di là della “frontiera” di Pontoglio e Urago, sono stati sequestrati beni per oltre 800mila euro. All'origine dell'inchiesta (che coinvolge tre amministratori e tre diverse società) un giro di false fatture pari ad almeno 1 milione di euro, per una presunta evasione fiscale di altri 800mila.
Nel mirino degli inquirenti ci sono finiti un 54enne di Calcinate, l'amministratore “reale” di un'azienda che risultava invece intestata alla sorella, e una donna di 43 anni sempre di Calcinate, che risultava intestataria di una seconda impresa ma comunque gestita dal 54enne. Alla donna risultava intestata anche un'altra azienda, con sede a Cividate al Piano. Sono accusati a vario titolo di omessa presentazione di dichiarazione, dichiarazione fraudolenta, emissione di false fatture.
Indagini sui conti della società
Le indagini sono state avviate nel 2019, coordinate dal sostituto procuratore Nicola Preterotti, a seguito di verifica fiscale avviata dagli uomini della Finanza nei confronti di una società immobiliare, con sede a Romano di Lombardia. I movimenti “sospetti” sui conti dell'azienda hanno fatto scattare ulteriori accertamenti, da cui sarebbero emerse le irregolarità che poi hanno portato alle denunce e ai sequestri.
E' tra i conti dell'azienda che si sarebbero nascoste le fatture false per oltre 1 milione, emesse da una seconda società, che non ha mai presentato le dichiarazioni fiscali e che a quanto pare veniva utilizzata solo per “stampare” le fatture inesistenti. Tra i beni mobili e immobili sequestrati, oltre a conti correnti e quote societarie, anche 14 unità immobiliari di nuova costruzione, a Cividate.