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Cronaca

Torrente in piena, è una strage: 10 morti, coinvolti anche dei bresciani

La strage del torrente Raganello, a Civita di Castrovillari, in provincia di Cosenza. Ventitré le persone tratte in salvo. Sul luogo della tragedia anche dei bresciani

Secondo il proprietario del B&B 'La Locanda di Civita', a pochi chilometri dalle Gole del Raganello si tratta 'di 'un'immane tragedia". "Il problema è che al momento non si sa il numero dei dispersi perché oltre ai turisti che si muovono con le guide, in molti si avventurano da soli" ha commentato, spiegando che "in condizioni meteo normali il percorso alle Gole del Raganello lo possono fare anche i bambini, ma c'è stato un forte temporale in alta quota, dove nasce il torrente. Gli anziani del paese di San Lorenzo mi hanno detto che ha fatto tanta acqua come non se ne vedeva da 50 anni e nel giro di una mezz'ora il livello del torrente è cresciuto a dismisura''.

"Temiamo che il numero delle vittime sia destinato a crescere. Ma si tratta di valutazioni che facciamo sulla base di quello che si è verificato", ha detto già nel pomeriggio di ieri il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla. "Stiamo operando - ha aggiunto - in una situazione di emergenza e non possiamo dare numeri o fare ipotesi. Riteniamo però che nell'area ci fossero più persone come accade sovente in questo periodo perché la zona è molto battuta".

Le Gole del Raganello

Le Gole del Raganello costituiscono un scenografico canyon lungo circa 17 km, che parte dalla Sorgente della Lamia e raggiunge un'area attigua all'abitato di Civita di Castrovillari, dove sorge il caratteristico Ponte del Diavolo. Qui il corso del torrente Raganello diventa più regolare e scorre lungo una valle più aperta, che si mantiene tale fino alla foce. L'area, riserva naturale protetta del Parco Nazionale del Pollino al confine tra Calabria e Basilicata, è una delle mete più frequentate della regione per gli amanti del rafting e del canyoning.

Il canyon del Raganello viene distinto dagli esperti in due parti: le Gole alte e le Gole basse. Le Gole alte o Gole di Barile si dipartono dalla Sorgente della Lamia fino a raggiungere la cosiddetta Scala di Barile, nei pressi dell'abitato di San Lorenzo Bellizzi, in un percorso di circa 9 km. La conformazione del torrente è molto accidentata.

Le Gole basse, dalla zona Pietraponte, dove si erge il Ponte omonimo, un singolare macigno incastonato tra le pareti, raggiungono la zona sottostante lo spettacolare Ponte del Diavolo, nei pressi di Civita, in un percorso di circa 8 km. Il percorso è simile per conformazione a quello superiore, ma più difficoltoso da percorrere, data la maggiore quantità d'acqua del bacino e la presenza di punti maggiormente scoscesi e accidentati: la Forra d'Ilice, la Conca degli Oleandri, la Tetra Fenditura, la Frana Ciclopica.

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