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Cronaca Nuvolera

Condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie, viene trasferito ai domiciliari

E’ stato già trasferito a casa della sorella il 71enne Bruno Lorandi, condannato all’ergastolo per l’omicidio (nel febbraio del 2017) della moglie Clara Bugna

Per via dell’emergenza Coronavirus anche il 71enne Bruno Lorandi è stato trasferito dal carcere agli arresti domiciliari: attualmente si trova nell’abitazione di Mantova di una delle due sorelle (tra l’altro da sempre convinte della sua innocenza). Lorandi era in custodia nella casa circondariale di Montorio, a Verona, condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Clara Bugna.

I fatti risalgono al febbraio del 2007, nel giorno in cui Lorandi festeggiava il suo compleanno: la moglie venne trovata morta nel soggiorno nella loro casa di Nuvolera, impiccata con la cintura del suo accappatoio. Fu lo stesso Lorandi a chiamare aiuto, ma per i giudici fu lui ad uccidere Bugna.

Per gli inquirenti un omicidio premeditato

Per gli inquirenti Lorandi avrebbe premeditato l’omicidio per far tacere la moglie per sempre: la donna avrebbe sempre accusato il marito della morte del figlio, senza mai perdonarlo. Il piccolo Cristian aveva solo 10 anni quando morì incastrato nel finestrino dell’auto guidata dal padre, nel 1986. Lorandi già allora venne accusato di omicidio, poi assolto per insufficienza di prove.

Il trasferimento dal carcere ai domiciliari sarebbe una misura cautelativa viste le fragili condizioni di salute di Lorandi, che solo pochi mesi fa venne colpito da un grave malore. In questi giorni ha fatto molto rumore, in provincia di Brescia, anche il trasferimento (sempre per motivi di salute) del boss Pasquale Zagaria, che ora si trova agli arresti domiciliari a Pontevico.
 

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