Fini: «Berlusconi ha capito che Monti non è a termine»
Per il presidente della Camera Gianfranco Fini, ieri in visita a Brescia, "Berlusconi ha compreso che il governo Monti non è a termine ma ha come orizzonte quello della legislatura".
"Nei prossimi mesi ci saranno fasi nuove": di questo è convinto il presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, che ieri in un incontro pubblico a Brescia ha parlato di movimenti all'interno del Pdl, della Lega e anche del Pd. "Mi auguro che nel Pdl prenda corpo e voce - ha detto - chi certe cose le pensa ma non ha avuto modo di esprimerle riguardo al rapporto con la Lega e alle riforme".
"E perfino nella Lega - ha aggiunto - inizierà a riflettere chi ha votato il Carroccio per degli obiettivi precisi". "Certo chi va sul pratone di Pontida vestito come un unno è un ultrà della curva" e quindi non cambierà, ma chi ha votato Lega perché voleva il federalismo e più servizi, "inizierà a vedere la differenza tra la realtà e la propaganda".
"E anche all'interno del Pd - ha proseguito - tanti hanno capito che non si va da nessuna parte se si pensa di governare tenendo insieme il giustizialismo di Di Pietro e il vetero-classismo di Vendola condito con l'affabulazione". Il leader di Sel parla di "narrazione ma non abbiamo bisogno - secondo il presidente della Camera - di chi racconta favole. Abbiamo bisogno di chi governa".
E visto che ci sono tanti movimenti alla platea di Fli riunita a Brescia ha detto di farsi trovare "pronti". Il presidente della Camera ha parlato di un progetto per l'Italia, ha parlato del mercato del lavoro e dell'abolizione dell'articolo 18 per i neoassunti ventilata dal presidente del Consiglio Monti. Ha parlato dell'attuale legge elettorale con cui sarebbe "triste per tutti tornare a votare perché non consente di scegliere i propri rappresentanti" e ha anche parlato dei costi della politica che non deve essere nell'agenda del governo "ma mi auguro - ha concluso - siano nell'agenda del Parlamento".