"Mi palpeggiava con massaggi hot", la cognata lo porta in tribunale
Secondo l'accusa, l'uomo, un 51enne, avrebbe palpeggiato la parente durante alcuni trattamenti a sfondo terapeutico. Tesi bocciata dal giudice
Su di lui pesava un'accusa pesante, mossa, peraltro, da una familiare. In tribunale c'era finito per rispondere di violenza sessuale e ne è uscito con la fedina penale completamente pulita. Il giudice non ha creduto alle tesi della cognata e lo ha assolto perchè il fatto non sussiste.
La vicenda risale ad alcuni anni fa e ha per protagonisti un 50enne residente nel Bresciano e la cognata. Tutto sarebbe accaduto nel corso di alcuni trattamenti a scopo terapeutico che l'uomo avrebbe fatto alla parente. Durante le sedute il 50enne si sarebbe spinto un po' oltre, superando il confine tra massaggio e palpeggiamento.
'Carezze' che la donna non avrebbe affatto voluto e gradito, stando alla tesi dell'accusa, tanto da spingerla a sporgere denuncia nei confronti del cognato, trascinandolo in tribunale per il dibattimento. Nel corso del processo, il 50enne ha raccontato la sua versione dei fatti: avrebbe ammesso di aver palpeggiato la parente, ma solo dopo aver ottenuto il suo consenso.
L'uomo è riuscito a convincere il giudice, che ha negato completamente le richieste dell'accusa- che per lui aveva chiesto una condanna a sei anni per violenza sessuale- assolvendolo perchè il fatto non sussiste.