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Cronaca Via Triumplina

Scandalo Cobra-Zampedri: una truffa da 7 milioni di euro

Proseguono le indagini della Guardia di Finanza sullo scandalo del crac Cobra-Zampedri, storica catena di concessionarie bresciane. Ancora in manette i titolari, padre e figlio: una truffa da oltre 7 milioni di euro

Secondo la Guardia di Finanza una truffa da quasi sette milioni di euro. Quella che coinvolgerebbe in particolare Francesco Masetti Zannini e il figlio Emanuele, i titolari di una storica catena di concessionari in terra bresciana (dalla Fiat dalla Opel, dalla Cobra alla Zampedri) e per cui le misure di custodia cautelare sono ‘scattate’ nella scorsa primavera.

Oltre a loro risultano indagati altri sette professionisti, legati a filo doppio alla vicenda del crac Cobra. Circa 2.7 milioni di euro di “distrazioni patrimoniali”, e altri 4.3 milioni di falso in bilancio: indagini inaugurate nel settembre 2013 e proprio a seguito del fallimento, in ordine, della Zampedri, della Cobra Amc Spa e della successiva Cobra srl, secondo gli inquirenti fondata proprio per ‘coprire’ la bancarotta delle prime due.

Frodi fiscali e truffe, nel lungo elenco delle accuse, oltre al sequestro di valori e beni immobili per un totale di 1.5 milioni. In parallelo, oltre alla truffa ai danni dello Stato, anche lo scandalo che ha travolto tanti clienti beffati: tra chi ha pagato un acconto per un’auto mai consegnata, o chi ha firmato un finanziamento per una Opel quando invece la concessionaria dei Masetti Zannini era già stata ‘scomunicata’ dalla casa madre.

A pagare dazio, come spesso accade nella società del profitto ad ogni costo, anche un centinaio di lavoratori (tra dipendenti e occasionali, venditori e operatori d’officina) che negli ultimi due anni hanno perso il lavoro. 

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