"Siamo nelle vostre strade": arrestati due sostenitori dell'Isis
In manette un tunisino di 35 e un pakistano di 27 anni: arrestati dalla Polizia di Stato di Milano perché accusati di terrorismo internazionale e istigazione alla violenza. I dettagli dell'operazione
Uno di loro si augurava così tanto lo Stato islamico di Roma che ci aveva pure creato un account Twitter: nome utente @frances22792918, nome pubblico del profilo Islamic_State_in_Rom, con qualche perdonabile errorino anglofono – nel finale mancava la 'E'. Un profilo utilizzato come 'sponda' per progettare attacchi terroristici in tutta Italia, nei luoghi simbolo del Belpaese.
E così è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato di Milano – nelle prossime ore i dettagli dell'operazione – un tunisino di 35 anni, accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Con lui anche un giovane complice, un ragazzo di 27 anni originario del Pakistan.
I due risultavano residenti (anche) a Brescia, collaboravano all'ipotetica progettazione di attacchi terroristici, si facevano immortalare con foglietti probabilmente inneggianti alla jihad in alcune location simbolo come il Duomo di Milano, il Colosseo di Roma, ma pure a fianco di automobili della Polizia, uffici pubblici, autostrade.
Tra i loro 'pallini' anche le bandiere dell'Expo. Per il momento sono stati entrambi arrestati, poi dopo si vedrà. Non solo terrorismo tra i capi d'accusa, ma anche istigazione alla violenza e tentativo di eversione dell'ordine democratico. Tutti e due si sono detti accaniti sostenitori dell'Isis. Già tenuti d'occhio dagli investigatori, qualche mese fa la loro attività era stata definita “pura propaganda”.
Ecco alcuni dei messaggi: “Siamo nelle vostre strade, siamo ovunque. Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa degli ordini”. In un caso, sotto alla dicitura 'Islamic State in Rome' appare anche una firma, Omar Moktar.